15/10/2010 ore: 11:16

"Fanno pagare Valentino agli operai" Sciopero della saponetta alla Ducati

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BOLOGNA - Per colpa di una saponetta si infiamma lo scontro alla Ducati motori. Una battaglia che coinvolge anche l´incolpevole Valentino Rossi, futuro pilota delle moto di Borgo Panigale. «Il suo conto lo vogliono far pagare agli operai - protesta la Fiom - per risparmiare hanno tolto i cinque minuti per lavare il grasso dei motori dalle mani, cinque minuti previsti da sempre dai contratti». Un atto che le tute blu considerano un affronto e una provocazione e contro il quale hanno deciso di vendere cara la pelle: sciopereranno quindici minuti, due volte al giorno, a oltranza finché la proprietà non farà marcia indietro e non conteggerà di nuovo nell´orario di lavoro i cinque minuti per lavarsi le mani prima della pausa pranzo e a fine turno come è sempre accaduto nella storica fabbrica di Borgo Panigale, fiore all´occhiello dell´industria meccanica emiliana.
Cose che succedono in tempi di crisi e di battaglie sindacali. Anche in una fabbrica dove i rapporti tra azienda e lavoratori erano sempre stati improntati al fair play. Lo scoppio delle ostilità è di pochi giorni fa. Prima nell´officina, poi, da ieri nel montaggio motori è scattata l´abolizione dei cinque minuti di pausa che verrà estesa a tutti i lavoratori. «Dobbiamo recuperare efficienza e questo è solo uno dei metodi, peraltro abbastanza indolore – spiega il capo del personale Luigi Torlai – le mani se le possono lavare anche dopo». Nel mondo che corre, insomma, non c´è più tempo per la pausa. «Chiediamo agli operai di lavorare solo dieci minuti in più al giorno, che per noi significano molto», insistono i manager. Dichiarazioni «farneticanti» per i sindacati che decidono, una volta tanto tutti insieme, la Cgil con la Cisl, di indire lo sciopero per la saponetta sacrificata sull´altare della produttività. Con la Fiom, particolarmente combattiva dopo la disdetta del contratto da parte di Federmeccanica, che lancia accuse durissime. «Vogliono far pagare Valentino agli operai», tuona il segretario della Fiom bolognese Bruno Papignani, che parla di «deriva Fiat» per l´azienda delle due ruote. «L´Ad Del Torchio crede di essere Marchionne», aggiunge il capo delle tute blu della Cgil che rincara la dose: «Vogliono delocalizzare la produzione e il risultato sarà un pilota italiano e una moto straniera».
L´azienda però, alla vigilia dell´arrivo di Valentino e del lancio del nuovo modello "Diavel", non ci sente. Oggi perciò ci sarà un primo sciopero di 15 minuti a mezzogiorno con altri 15 minuti alla fine del turno. «Ma andremo avanti tutti i giorni finché l´azienda non cambierà idea – assicura un delegato – quei cinque minuti sono previsti nei turni, se non ci sono più bisogna rifarli».

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