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"EtMaintenant..." La grana dei «vice»

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    gioved? 11 maggio 2006

    Pagina 6 - Primo Piano


    La grana dei ?vice?
    D'Alema, proposta a Fassino
    ?Se vuole entri nel governo?

    Amedeo La Mattina

    ROMA
    ?Ho evitato di dividere la coalizione sulla scelta del presidente della Camera e della Repubblica, figuriamoci se ora mi metto a creare problemi al partito. Se Piero vuole entrare nel governo non sar? io a mettermi di traverso, purch? ci sia chiarezza su chi dovr? guidare e gestire il passaggio al Partito Democratico?. La versione di un D’Alema ?pacificatore? viene raccontata da un esponente dalemiano moderato che considera scontato l’ingresso di Fassino nell’esecutivo. Poi ci sono gli ?animal spirit? di altri dalemiani che se la prendono con tutti: con Rutelli e anche con Prodi (basta leggere la Velina rossa di Pasquale Laurito che li accusa di ?ipocrisia? e ?scorrettezza? nella partita per il Colle), ma anche con lo stesso Fassino che avrebbe gestito male gli ultimi passaggi politici. E che dovrebbe rimanere al partito perch? il capo della delegazione Ds deve essere soltanto il L?der M?ximo. E’ lo stesso L?der M?ximo che per? cerca di calmare questi ?animal spirit?: a quanto pare ieri a Montecitorio ha rimproverato uno dei suoi fan per l’eccesso di polemiche dentro e fuori la Quercia.
      Dunque, D’Alema il ?pacificatore? avrebbe sgombrato il campo: non c’? nessun aut aut nei confronti di Fassino del tipo ?o entri tu o entro io? nel governo. Gli chiede per? un profondo ricambio al vertice del partito. In sostanza, se il segretario rimane al partito da ministro, non potr? gestire da solo la transizione al Partito Democratico: con tutto il gruppo dirigente impegnato nell’esecutivo, dovr? formare una segreteria completamente rinnovata, magari con esponenti della minoranza interna. L’obiettivo ? il ricambio del gruppo dirigente e ci? dovrebbe riguardare anche Fassino. Anche di questo i due avrebbero parlato ieri pomeriggio a quattr’occhi a via Nazionale. Ma chi sar? il capodelegazione dei Ds nell’esecutivo? Prodi vorrebbe che questi ruoli venissero meno. Intende questo il Professore quando afferma che il suo obiettivo ? avere una ?squadra coesa in cui non esistono prime donne?. La soluzione discussa da Fassino e D’Alema, potrebbe essere che non ci siano i vicepremier. Ma questo potrebbe aprire un problema non Rutelli, che a quella carica punta.
        Un’altra ipotesi ? che Fassino ricopra la carica di vicepremier senza deleghe oppure con delega alla coesione sociale. Ma potrebbe guidare un dicastero ?leggero? che gli consenta di avere tempo per occuparsi del partito. Alla fine, sono tante le fibrillazioni nella pancia del partito, Fassino potrebbe decidere di rimanere a via Nazionale. ?Come dislocare le nostre energie - dice l’interessato - lo decideremo tutti insieme, anche con Prodi?.
          Lasciando il Botteghino dopo avere fatto visita a Napolitano nella sua abitazione privata, ? stato lo stesso D’Alema a dire che i Ds dovranno ?distribuire al meglio le loro energie?, perch? tutto ?si intreccia con le modalit? di costruzione del Partito Democratico?. Comunque, ?sono decisioni che andranno discusse negli organismi dirigenti?. Non c’? fretta dice D’Alema, ?ancora non c’? l’ispirazione e non c’? fretta?: ?Noi siamo pronti, il governo ? praticamente fatto. Ci sono due o tre variabili che andranno messe a punto?. Al Botteghino fanno circolare che Fassino e D’Alema sono alla ricerca di una ?soluzione condivisa. Ma ? chiaro che rimane un contrasto sulle decisioni da prendere. E gli uomini pi? vicini al segretario dicono che Fassino non ha ancora deciso il passo da fare (?entro domani scioglier? la riserva?), ben sapendo che il doppio ruolo partito-governo significa che non sar? libero di gestire da solo il passaggio al Partito Democratico. Sar? la segreteria di domani a sancire una scelta e i dalemiani vogliono mettere da parte ogni scoria prodotta dai ?sacrifici? fatti dal presidente dei Ds prima con la presidenza della Camera e poi con quella della Repubblica. ?E’ vero - dice Peppino Caldarola - che ci sono state le ferite, ma su quelle ferite ora ? cresciuta una pelle nuova. E ci? grazie all’elezione a capo dello Stato di Napolitano che ha neutralizzato la riedizione del “fattore K” e al ruolo centrale che D’Alema ha acquisito nella politica italiana?. Una nuova pelle sulle ferite che ? fatta anche di ?orgoglio? di partito che viene espresso con il numero di ministri che la Quercia avrebbe chiesto a Prodi: 9 ministri ma pure 4 viceministri e 24 sottosegretari. Una richiesta ?esosa? secondo gli alleati. L’orgoglio dei Ds si manifesta inoltre con la quantit? di congratulazioni che al nuovo capo dello Stato Napolitano sono venuti da tutte le federazioni regionali e dagli innumerevoli presidenti di Regioni.

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