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"EtMaintenant..." Il Cavaliere furioso «mi viene voglia di mollare»

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    gioved? 11 maggio 2006

    Pagina 7 - Primo Piano


    IL NUOVO STATUS DI ?LICENZIATO? - TRA IRONIA E BATTUTE DOPO LA SEDUTA

    Il Cavaliere furioso
    ?A volte mi viene voglia di mollare,
    sono vecchio?

    retroscena
    AUGUSTO MINZOLINI
      ROMA
      Guai del centrosinistra. Nel Transatlantico di Montecitorio Clemente Mastella continua a lanciare i suoi ?diktat? a Romano Prodi. ?O vado alla Difesa - sentenzia - o non entro nel governo e me ne vado?.
        Guai del centrodestra. A un chilometro di distanza in linea d’aria dalla Camera dei Deputati, in un negozio di antiquariato di via dei Coronari, Silvio Berlusconi, osservando un enorme dipinto dei primi del ‘900 raffigurante un’orgia nell’antica Roma dove risaltano figure di musicanti e di donne seminude sdraiate con fare lascivo sui triclini, coppe di frutta e altro, arriva ad intitolarlo: ?Il governo Prodi?. ?Ecco, questa sar? la loro immagine - ironizza scherzando - si divertiranno senza combinar niente. Vede quella ragazza l?, potrebbe essere la Ferilli. Anzi, meglio Franca Rame. E c’? anche quel vecchio che le prende le misure fondamentali. Poi c’? il musicante che potrebbe essere il mio Apicella... Ma no, lui non ? tipo da tradirmi. Certo ora tutti gli artisti passeranno dalla parte del potere... Ah, vedete, ci sono anch’io nel dipinto, ? quella pelle di leone che hanno messo sotto il triclinio...?.
          Il Cavaliere ironizza e ironizza ancora sul suo nuovo ?status? che lui stesso definisce di ?licenziato?. E dalle sue battute tra il serio il faceto si capisce che, almeno in questo momento, il suo stato d’animo non ? dei migliori. ?La botta ? pesante - ammette -. Assistere ad un colpo di mano per soli 24mila voti non ? una cosa piacevole... Sono vecchio e a volte mi viene voglia di mollare, di tornare a casa... Ma ? per quello che hanno fatto e poi non so chi possa prendere il mio posto e allora ... bisogna difendere gli interessi degli italiani che ci hanno votato... In fondo in questo regime spaventoso l’unica opposizione ? rappresentata da Silvio Berlusconi e dal suo conflitto di interessi. Se non ci fossi io, e se non ci fosse l’ultimo dei mohicani, Emilio Fede, a questo punto la sinistra avrebbe tutto. Gi? ora andiamo sulle Alpi e come diceva qualcun altro (l’ex-procuratore generale di Mani Pulite, Borrelli, ndr.): resistere, resistere, resistere...?.
            Questo ? lo stato d’animo del Cavaliere dopo la battaglia per il Quirinale. Una battaglia in cui si ? difeso, per quel che ha potuto. ?Certo loro - osserva - hanno preso tutti e tre i vertici istituzionali. Seguendo una logica lottizzatrice che aveva un unico obiettivo: determinare un equilibrio in una maggioranza fragile. Gli abbiamo presentato una rosa di nomi e loro ci hanno sbattuto la porta in faccia. Altro che dialogo. E questo, quello che non accetto. Poi, certo Napolitano ? un gentiluomo. Ma io non lo avrei mai potuto votare. visto che ? stato un dirigente comunista e l’anticomunismo ? un contenuto fondante di Forza Italia. Mi chiedete se servirebbe la scelta di un segretario generale del Quirinale nuovo, che sia pi? attento a noi? Vedremo. Ma ? una cosa che non dipende da noi. Sono loro che debbono fare una proposta?.
              L’unica consolazione per Berlusconi nel risultato di questa edizione della corsa al Colle ? che sarebbe potuto essere anche peggiore. ?E’ il contesto politico di queste scelte che ? inaccettabile - spiega uno dei consiglieri del premier, Fabrizio Cicchitto -. Loro avevano deciso a priori che il Capo dello Stato doveva essere un Ds. Neppure Amato andava bene. E noi siamo riusciti a giocare di sponda con la Margherita per cambiare la persona, per evitare D’Alema. Questo ? l’unico risultato che abbiamo potuto ottenere?. Appunto, l’unico obiettivo raggiunto dal Cavaliere ? stato proprio quello di evitare l’avvento di D’Alema al Quirinale: ?Quella della mia preferenza per D’Alema - ? stato il ragionamento di Berlusconi sull’argomento in un’intervista a “Panorama” - ? un’invenzione totale di alcuni giornali e perfino di alcuni giornalisti amici, con i quali mi sono trovato in totale distonia. Mi sono indignato anche con Casini e Fini, che sospettavano che io potessi avere degli intrallazzi con D’Alema. E’ una menzogna che mi offende, pura follia. Io considero una vittoria politica l’essere riuscito a far accantonare la candidatura di D’Alema, un successo della mia strategia: cos? abbiamo sventato il male maggiore?.
                L’altro risultato ottenuto da Berlusconi in questa battaglia ? stato anche quello di aver tenuto l’intero centrodestra compatto sulla decisione di non votare Napolitano. Almeno ufficialmente. Poi, nella votazione ci saranno stati pure dei travasi da uno all’altro dei due schieramenti, e viceversa, per compensare i ?franchi tiratori? che pullulano da entrambe le parti, ma questo ? fisiologico quando si sostiene che la soluzione adottata dalla maggioranza anche per l’opposizione ? ?il male minore?. Il dato politico ? che nessuno, n? Casini, n? Fini hanno rivendicato di aver appoggiato Napolitano.
                  Ora l’importante per Berlusconi ? mantenere il centrodestra compatto anche nell’?opposizione dura? al governo Prodi. ?Dopo quello che l’Unione ha fatto nella scelta dei vertici istituzionali - ha annunciato il premier ieri in via dei Coronari - in Senato ci sar? uno scontro duro ed ? anche arrivato il momento di sapere su chi posso contare. Speriamo di non avere nelle nostre file dei franchi tiratori. Oggi nell’elezione del Capo dello Stato abbiamo dimostrato di essere compatti. Mi fate notare che con il trasloco di Napolitano al Quirinale loro perdono un senatore? Sar?, ma forse acquisiscono Ciampi. Dunque alla fine non cambia nulla...?.

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