15/5/2006 ore: 10:34
"EtMaintenant..." Azzurri, Berlusconi pensa al ribaltone
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Pagina 12 - Politica IL FUTURO DEL PREMIER - VOCI LO DANNO IN CORSA PER L’ONU, MA INTANTO PROGETTA LA RIORGANIZZAZIONE DI FORZA ITALIA UGO MAGRI Silvio Berlusconi ? in uno stato che preoccupa chi gli sta intorno. L’umore ? ai minimi storici e ?bisognerebbe che quanti gli vogliono bene?, confida Antonio Tomassini, senatore di Varese, ?facciano sentire il loro affetto?. Ancora non ? riuscito a farsi una ragione dell’accaduto: le elezioni perse per 24 mila voti, la beffa dei conteggi, la sconfitta al Senato, e poi Napolitano che lui non voleva, tra pochissimo il trasloco da Palazzo Chigi, un avvitarsi inesorabile di umiliazioni che l’ha gettato nella depressione pi? cupa, alternata a scatti di insofferenza. E’ opinione comune, tra fedelissimi come Guido Crosetto, che da Berlusconi oggi ci si possa aspettare qualunque cosa: ?Perfino che ci mandi tutti quanti a quel paese...?. Non ? scontato che l’ormai ex-premier voglia continuare a battersi, solo contro tutti. Il 29 settembre compir? 70 anni. E per quanto il suo medico personale Umberto Scapagnini gli abbia garantito oltre un secolo di vita, la prospettiva di dover trascorrere i prossimi cinque anni all’opposizione, tagliato fuori dai giochi, gli risulta insopportabile. Un ?uomo del fare? come il Cavaliere non pu? trascorrere l’intero lustro a godersi il panorama dalla collinetta artificiale eretta a Villa La Certosa, quasi fosse Napoleone a Sant’Elena che continuava a chiedersi come sarebbe andata, se il generale prussiano von Bl?cher fosse arrivato a Waterloo un paio di giorni in ritardo. Cos?, tra le feluche, ? nata la voce che il Cavaliere stia progettando per s? una valvola di sfogo, lontano dalla politica italiana, in un incarico internazionale di prestigio, anzi in quello tra tutti pi? ambito, che ? la carica di Segretario generale dell’Onu. Pare per? che lui, Berlusconi, non si faccia illusioni. Sa che spetta ai Paesi asiatici designare il prossimo inquilino del Palazzo di Vetro, e che dalla Cina (membro permanente del Consiglio di sicurezza) non viene considerato alla stregua del miglior amico. Egli stesso ? combattuto. Da un lato accarezza l’idea di cercare all’estero quelle rivincite che la patria gli nega; dall’altro il sangue gli ribolle all’idea di darla vinta a Prodi e agli odiatissimi ?comunisti?. C’? un mondo che preme per tenerlo in campo. Perfino Cesare Romiti, giorni fa, l’ha esortato a non gettare la spugna. E c’? Forza Italia, la sua creatura politica, che senza il Fondatore finirebbe in pasto agli squali (Fini e Casini). Tutto dipende da cosa far? Berlusconi, se avr? riassorbito l’ematoma, se vorr? indossare ancora i panni del Caimano. Paolo Bonaiuti, il portavoce, scommette di s?. ?Anche la sinistra, cinque anni fa, aveva tirato un momento il fiato... Ma noi ripartiremo subito perch?, a differenza di allora, questa ? una maggioranza risicata, litigiosa e vulnerabile?. |