27/10/2006 ore: 9:55

"Deviati" Quella donazione resa nota a due giorni dal voto

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    venerd? 27 ottobre 2006

    Pagina 2 - Politica/Oggi


    Quella donazione resa nota a due giorni dal voto
      La stampa di destra sapeva, curiosamente, di un atto privato di Flavia e Romano

      di Andrea Carugati/ Roma

      Informati. Anzi, informatissimi. Soprattutto sui conti di Romano Prodi e della moglie Flavia, a partire dalle donazioni ai figli e dal condono fiscale utilizzato da una societ? partecipata dalla signora Franzoni. Il Giornale, Libero e Il Tempo, quando c’? di mezzo Prodi, riscoprono una severit? tanto spesso rinfacciata alla sinistra pi? girotondina. Anche se non c’? reato, il titolo ? sempre acuminato. Come quello di Libero del 7 aprile scorso, a due giorni dalle elezioni politiche. ?Questo qui non ha pagato la tassa?, accompagnato dalla gigantografia del Professore. Nell’articolo di Renato Farina (poi rivelatosi, per sua stessa ammissione, spia del Sismi) sulla vicenda della donazione uno dei complimenti pi? graziosi ? il seguente: ?I rifondaroli dovrebbero fargli la pelle a un capo cos? giuda?. ?Di certo ? la notizia pi? ghiotta della campagna elettorale?, si lecca i baffi il vicedirettore di Libero. Notizia sparata in apertura lo stesso giorno anche dal Giornale di Paolo Berlusconi, che gi? nel novembre 2005 aveva bastonato la Flavia sul condono fiscale della societ? Aquitania: informazione presa da un precedente servizio del Tempo e ripresa il 30 marzo 2006 dallo stesso Libero col titolo ?Flavia e il condono che imbarazza Romano?.

      Fatto sta che alcuni picchi negli accessi informatici abusivi ai danni di Prodi e famiglia, rivelano fonti della procura di Milano citate dall’Agi, avvengono in corrispondenza di pubblicazioni giornalistiche sul tema: tra il 21 e il 24 novembre 2005, il 22 gennaio del 2006, il 30 marzo e l’8 aprile. La pi? ?ghiotta?, quella della donazione, ha una storia complicata. La notizia, infatti, non arriva direttamente a Libero o al Giornale, ma a Giovanni Mazzoni, direttore di un piccolo quotidiano di Reggio Emilia (citt? d’origine dei coniugi Prodi), ?L’Informazione?, di area centrodestra. L’unico in possesso delle carte, e per questo oggetto di un discreto pressing da parte di colleghi “nazionali”, a partire dal Giornale che, evidentemente a conoscenza del piatto ricco in possesso dei reggiani, bussa a pi? riprese alla porta dell’Informazione. Sta di fatto che Mazzoni, la sera tra il 5 e il 6 aprile, ha gi? mandato in tipografia l’edizione con la notizia sulla donazione. Poi ha un ripensamento, teme di essere ?strumentalizzato?. E ritira la pagina. Il giorno dopo la tv locale da lui diretta, ?-Tv, d? la notizia, anticipando lo scoop dell’Informazione che esce il giorno successivo, accompagnato da una lettera al direttore firmata dai coniugi Prodi. A quel punto, quando la notizia ? uscita sul tg, anche Libero e Il Giornale hanno via libera. Appena udito il notiziario, si scatena la deputata di Fi Isabella Bertolini: ?Prodi predica male e razzola malissimo?. Dice Mazzoni: ?Se avessi voluto provocare un danno politico a Prodi sarei uscito il gioved? 6. Il venerd? 7, ormai, la notizia era depotenziata del 50% perch? era l’ultimo giorno di campagna elettorale e i temi in primo piano erano altri. Mi sono procurato un piccolo danno giornalistico?. E comunque ?si tratta di un atto notarile, dunque pubblico?. Fatto sta che, dopo i titoloni di Libero e del Giornale, Flavia Prodi ? costretta a convocare una conferenza stampa per chiarire la vicenda, poche ore prima del silenzio elettorale. ?Da cittadina credo sia una campagna di una tristezza abissale?, ha detto ai giornalisti. Il tutto ha avuto un seguito imponente, nella giornata di sabato: una valanga di sms forzisti agli elettori. Questo il testo: ?Prodi tassa gli altri perch? lui ha gi? donato: atto 16/5/2003, notaio Vico?. Segue l’importo della donazione, 870mila euro, e i nomi dei figli Giorgio e Antonio.

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