1/6/2006 ore: 9:25
"Coop" I manager? Tutti fatti in casa
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ECONOMIA ITALIANA - Pagina 15 La dirigenza / Vertici impermeabili a innesti esterni Si chiude l’epoca del collateralismo con i partiti di riferimento C.Per. I vertici nazionali della Lega, anche se in epoca lontana, hanno avuto esperienze politiche nei partiti di riferimento della sinistra storica: il presidente Giuliano Poletti e il suo vice Giorgio Bertinelli hanno militato rispettivamente nel Pci (poi nei Ds) e nel Psi fino agli anni ’90. E stesso curriculum hanno i componenti del board di Legaccop, dal toscano Giovanni Doddoli (ex sindaco diessino di Scandicci) al leader della Lombardia Guido Galardi eletto senatore per i Ds. Ma ? un legane storico che si sta progressivamente allentando. Per Confcooperative, la cui radice politica ? cattolica di centro, c’? una comune appartenenza di area ma non una provenienza partitica diretta. Marino, che ? emiliano, ha fatto tutta la carriera dentro il movimento e cos? i suoi cinque vice (Carlo Mitra, Maurizio Ottolini, Giovenale Gerbaudo, Gaetano Mancini e Diego Schelfi), il segretario generale Vincenzo Mannino e il direttore centrale Giuseppe Maggi. Anche i manager sono di formazione interna, in Confcooperative come in Legaccop. ?L’immissione di manager esterni rischierebbe di snaturare la filosofia operativa delle nostre societ? dice Marino. Per Doccoli, l’unit? cooperativa aiuterebbe invece il ?definitivo affrancamento dalla politica? del movimento. |