11/12/2006 ore: 10:58

"Conti" «Nel prossimo biennio una cura più dura»

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    luned? 11 dicembre 2006

    Pagina 5 - Primo Piano

    La Commissione europea Apprezza
    gli sforzi dell’Italia, ma sostiene
    che nel 2008 e nel 2009 dovr? fare di pi?

    Rapporto debito/Pil Per arrivare sotto
    il 100% si chiedono ?strategie
    credibili di bilancio per numerosi anni?
      “Nel prossimo biennio
      una cura pi? dura”
        Documento
        Commissione europea

        Marco Zatterin
        corrispondente da bruxelles
          L a buona notizia ? che Bruxelles approva gli sforzi con cui il governo sta cercando di rimettere ordine nella finanza pubblica e rilanciare l'economia. Quella dolorosa ? che, se si vuole continuare sul cammino virtuoso, dopo la manovra da 35,4 miliardi, bisogner? trovare la ricetta per rafforzare ulteriormente la stretta sulla spesa. ?L'Italia mostra una chiara volont? di raggiungere la sostenibilit? finanziaria di lungo termine - valuta la Commissione europea - Tuttavia permangono rischi significativi?. Per questo, sentenzia l'esecutivo Ue, ?si ritiene cruciale una piena realizzazione della legge di bilancio per il 2007, alla quale dovr? far seguito un’azione di risanamento persino pi? rigoroso ancora per qualche anno?.

          Il giudizio ? contenuto nell’allegato Italia della ?Comunicazione della Commissione al Consiglio sulla realizzazione dell'Agenda di Lisbona per la crescita e il lavoro?, il documento che fa il punto sugli impegni presi dai Venticinque nel marzo 2000. Bruxelles scrive che la marcia dell'Ue verso gli obiettivi globali fissati per il 2010 ? soddisfacente. ?I piani di riforma nazionali dimostrano che gli Stati membri stanno compiendo sacrifici seri - si legge nella bozza del documento che l'esecutivo approver? domani, una copia del quale ? stata vista da La Stampa -, tuttavia l'intensit? delle riforme e il loro avanzamento varia da Paese a Paese?. Bene nel complesso la cura della finanza pubblica e cos? il piano per l'occupazione. Qualche ritardo emerge sul fronte dell’energia: ?L'Europa ha bisogno di pi? integrazione, combinando le mosse decise a livello comunitario e nazionale?.

          L'Italia se la cava. Nelle sette pagine della sua pagella, Bruxelles trova che il governo Prodi ?sta cercando di rimediare alle debolezze del suo approccio all'Agenda, soprattutto per quanto riguarda l'integrazione fra politiche macroeconomiche e occupazionali?. In particolare, sono state previste misure ?pi? concrete e meglio calendarizzate?. Il Piano nazionale di riforme ?? stato rafforzato? e ora ?? fondamentale che alle ambizioni seguano azioni efficaci che realizzino le misure promesse?. L'obiettivo, si afferma, deve essere ?ridurre il divario di competitivit? fra l'economia italiana e quelle dei Paesi dell'Eurozona?.

          Progressi si registrano in particolare nella semplificazione normativa dei servizi professionali e nell'accesso alle tecnologie informatiche. Valido l'intervento sull'occupazione, grazie alla riduzione del cuneo fiscale e al pi? facile inserimento dei lavoratori potenzialmente meno avvantaggiati. Rimangono per? aperti alcuni capitali di primo piano: il completamento delle nuove pensioni; il taglio della spesa sanitaria; il consolidamento delle politiche al servizio dell'occupazione; la riforma dell'universit?; un'azione concreta a sostegno della formazione continua. Di pi? si pu? fare per la Ricerca, mentre viene giudicato opportuno il rafforzato dialogo sociale. Il nodo centrale ? la finanza pubblica. La Commissione pone l'accetto sul fatto che l'economia italiana ?? cresciuta meno della media Ue sin dai primi anni ‘90?. Il 2006 ha dato frutti eccellenti, ma la tendenza non ? cambiata. Il numero dei senzalavoro ? finalmente sceso sotto il valore medio europeo. Il tasso di occupazione (58,9% quest'anno) non merita la sufficienza, anche perch? ?al Sud ? molto pi? basso?.

          In tale contesto, la Commissione stima che l'alto debito, insieme con l'invecchiamento della popolazione, alimenta i rischi per la sostenibilit? dei conti pubblici. ?La correzione prevista dalla Finanziaria 2007 ? appropriata? e l'approvazione della manovra sar? ?un importante passo avanti?. Per portare il rapporto debito-Pil sotto il 100% come programmato dal governo, si richiedono comunque ?strategie credibili di bilancio per numerosi anni e la loro rigorosa attuazione?. Di pari passo, occorrer? ?la piena realizzazione della riforma delle pensioni?. Per aumentare la competitivit? sar? poi necessario che le liberalizzazioni dei servizi e nell'energia ?continuino e siano correttamente messe in pratica?.

          Insomma, bisogna andare avanti a testa bassa, ? l'invito. Anche a costo di mettere in cantiere altre due o tre Finanziarie da 35 miliardi.

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