8/6/2006 ore: 11:12

"Conti" «Manovrina a luglio, deficit 2006 al 4%»

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    gioved? 8 giugno 2006

    Pagina 7 -Primo Piano

    OBIETTIVO RISANAMENTO IL MINISTRO ANNUNCIA UN INTERVENTO A TRE DIMENSIONI, PUNTANDO SU ?STABILIT?, CRESCITA ED EQUIT??. AZIONE DA 10 MILIARDI? ?PRESTO PER DIRLO?
      ?Manovrina a luglio, deficit 2006 al 4%?
        Padoa-Schioppa: ?Ci aspettano impegni gravosi?. Stretta alla spesa e liberalizzazione energetica

        Paolo Baroni
        inviato a LUSSEMBURGO
          Nuovo Documento di programmazione economica, manovra-bis, sviluppo. Tutto insieme e tutto pronto entro luglio. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa chiude in Lussemburgo il giro d'orizzonte con i partner europei (dopo l'Eurogruppo ieri ? stata la volta del consiglio Ecofin e di un inconro bilaterale col tedesco Steinbruek), e annuncia l'avvio di una nuova fase, quella ?del dialogo? con le parti sociali.
            Si parte dai dati emersi dalla due-diligence, col deficit che viaggia tra il 4,1 ed il 4,6%, il debito al 108,3% e l'avanzo primario azzerato. ?? da qui che adesso dobbiamo iniziare ad impostare il nostro lavoro?, ha spiegato in sostanza l'ex banchiere al termine del suo primo vertice Ecofin vissuto nei panni per lui nuovi di Ministro. Due i punti fermi che ha indicato: il rispetto degli ?impegni gravosi? presi dall'Italia in occasione dell'avvio della procedura per deficit eccessivo (che prevedono il taglio strutturale del deficit nella misura dell'1,6% tra il 2006 ed il 2007), di fatto la ?cornice? del ragionamento che sta portando avanti in questi giorni, e quindi l'esigenza di tenere assieme risanamento e sviluppo.
              Secondo il responsabile di via XX Settembre la nuova politica economica del governo sar? ?a tre dimensioni? e si baser? su ?stabilit?, crescita ed equit?. Esattamente gli stessi punti indicati in un rapporto che il ministro elabor? gi? vent'anni fa per conto della Commissione europea, ?lo stesso trittico che ? stato al centro del vertice di governo di San Martino in Campo. Tre esigenze - ha aggiunto - che non sono in conflitto fra loro, ma che invece sono complementari e si aiutano una con l'altra?. Un esempio? Gi? in occasione del consiglio dei ministri del primo giugno, il governo ha cercato di tenere assieme questi elementi ?stringendo i bulloni della spesa per il 2006? e avviando una ulteriore fase di liberalizzazione del mercato energetico.
                Su questa falsa riga l'esecutivo intende muoversi anche in vista delle prossime scadenze: Dpef, correzione del deficit (per scendere quest'anno sotto il 4%), interventi per favorire la ripresa dell'economia e legge Finanziaria (pronta per settembre). Interventi ?calibrati? ma decisi, nella consapevolezza ?che se si vuole agire sul 2006 il tempo ? scarso, le settimane che restano sono sempre meno?. Di qui il traguardo dei primi di luglio che Padoa-Schioppa ha segnato sulla sua agenda di lavoro, in tempo utile per arrivare al prossimo vertice Ecofin del 10-11 luglio.
                ?Effetti sulla crescita della prevista manovra correttiva? ? chiaro che nell'immediato ci potr? essere un certo rallentamento dell'economia? spiega il ministro. Che per? ricorda che ?proprio quando ? in una fase iniziale la ripresa ha un vigore che rende minimi i contraccolpi negativi?. E comunque, proprio per cercare di attutire al massimo questi fattori, l'azione di risanamento verr? accompagnata con altre misure ?non necessariamente di spesa? come ?spese gi? coperte? e misure a costo zero tipo liberalizzazioni e iniziative per favorire l'apertura di mercati ancora protetti.
                  ? corretto parlare di una manovra-bis da 10 miliardi? Padoa-Schioppa non si sbilancia e alla domanda di una giornalista non risponde. E' infatti ancora troppo presto, sia per parlare di quantit? che di qualit?. Un obiettivo molto preciso per? il ministro se lo ? gi? dato: ? quello di riportare nel pi? breve tempo possibile l'avanzo primario attorno al 3-3,5%. Primo passo per aggredire un altro problema drammatico: la riduzione in maniera durevole del debito pubblico (?un cammino lunghissimo, che richieder? anni?) che quest'anno sfonder? la soglia del 108% e che riprecipita l'Italia ai livelli nefasti del 1992. Interventi straordinari sullo stock pregresso per ora non ne sono previsti. ?Negli anni '90 si sono usate le privatizzazioni anche per questo scopo - ricorda Padoa-Schioppa - e ancora oggi ci sono cespiti che lo Stato pu? cedere. Per? adesso non ce ne stiamo occupando?. Anche perch?, avverte, ?sarebbe un errore pensare che intervenire sul conto patrimoniale rappresenti un miracolo che ci esenta dal tagliare il deficit?.
                    Messa in chiaro la situazione dei conti, adesso parte il dialogo con le parti sociali. Dopo aver iniziato a tessere ?una tela di rapporti molto positiva? con i colleghi europei con cui il confronto proseguir? nelle prossime settimane, ora si passa ad ?una fase di ascolto molto intensa?. In agenda incontri con le parti sociali, i rappresentanti degli enti locali e con le Camere. ?Nessuna strada ? preclusa, nessuna strada ? imboccata?, tiene a precisare Padoa-Schioppa. ? da adesso che si comincia a fare sul serio.

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