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"Conti" Le parcelle si pagheranno solo con la carta?

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    sabato 1 luglio 2006

    Pagina 2 - Primo Piano

    Le parcelle si pagheranno
    solo con la carta? E’ giallo

    Alessandro Barbera

    ROMA
    La tenaglia anti-evasione di Vincenzo Visco arriva ovunque si insinua una fattura mancata o sgonfiata per evitare la stangata Iva. Ecco perch? nel pacchetto presentato ieri dal viceministro delle Finanze c’? una novit? che non piacer? per nulla agli autonomi: dall’entrata in vigore del decreto sono banditi i compensi in contanti.

    Le loro prestazioni dovranno essere pagate con strumenti ?tracciabili?: bonifico, Pos, carta di credito, perfino il bollettino postale dovr? essere ?nominativo?, visto che il cliente che paga fino a 1.500 euro non ? tenuto a dare il proprio codice fiscale. Non solo: dovranno avere conti correnti dedicati ai pagamenti delle parcelle. La norma riguarda notai, avvocati, commercialisti, architetti ma anche i medici che esercitano l’attivit? in proprio e gli idraulici. Se l’applicazione della norma si ferma a loro, nella peggiore delle ipotesi Visco dovr? incorrere nell’ira dei ricchi professionisti con il crampo dello scrittore al momento della compilazione della fattura. Come spesso avviene per? la norma va interpretata e resta un dubbio: non ? chiaro chi siano gli ?esercenti arti e mestieri? cui si riferisce. Perch? fra di essi ci potrebbero essere le cooperative dei taxi, gi? sul piede di guerra per la norma voluta da Bersani che liberalizza il mercato delle licenze. Se cos? fosse, d’ora in poi ci vorrebbe la carta di credito perfino per salire su un taxi. All’ora in cui si ? sparso il testo del decreto al ministero delle Finanze non c’era nessun funzionario al quale far chiarire il giallo. Fonti del dicastero promettono di chiarirlo oggi stesso.

    Di certo il pacchetto Visco ? un vero e proprio atto di ostilit? verso gli evasori. Dell’Iva e non solo. Il decreto abbassa la soglia oltre la quale chi omette la dichiarazione Iva rischia sanzioni penali: da 150 milioni delle vecchie lire (circa 75 mila euro) si scende a cinquantamila. Cos? come ? gi? obbligatorio per la grande distribuzione, i commercianti e le ?attivit? assimilate? dovranno comunicare l’ammontare dei corrispettivi giornalieri ogni settimana o mese. Entra nel mirino del fisco persino la ?consumazione obbligatoria? della discoteca, perch? su quella oggi ? possibile eludere l’aliquota del 20%.

    La stretta di Visco colpisce duramente anche il mercato degli immobili e le agenzie, che non potranno pi? detrarre l’Iva assolta ?a monte?. Come avviene gi? in Francia, tutti i trasferimenti immobiliari saranno sottoposti a imposta di registro e dunque esentati dal regime Iva, salvo i fabbricati ceduti dai costruttori e finiti negli ultimi cinque anni. L’unico atto sottoposto a Iva sar? dunque la vendita dell’immobile nuovo.
      L’imposta di registro si continua a calcolare sul valore catastale dell’immobile, ma viene introdotto l’obbligo di dichiarare negli atti il valore reale della transazione e di indicare le modalit? di pagamento. Negli atti notarili di compravendita ci sar? l’obbligo di indicare (se c’?) valore, metodo di pagamento e dati fiscali dell’agenzia immobiliare. Se il valore ? difforme, allora l’imposta sar? ricalcolata sull’intero ammontare.

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