11/7/2006 ore: 11:01
"Conti" I sindacati fanno pressing su Prodi
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Pagina 10 - Primo Piano RELAZIONI CGIL, CISL E UIL PUNTANO A MAGGIORI ENTRATE E FANNO PESARE I PROPRI MERITI SUL REFERENDUM ?Niente tagli e subito un incontro? STEFANO LEPRI ?Urgente? ? l’incontro che chiedono Cgil, Cisl e Uil a Romano Prodi, per ?dare avvio ai tavoli di confronto sulle misure che saranno oggetto della legge finanziaria?. Ma l’obiettivo principale ? un altro: ottenere che il governo a quel negoziato arrivi con una proposta elaborata ?nella sua collegialit?. Si incontrano qui la diffidenza della Cisl verso il ministro tecnico Tommaso Padoa-Schioppa e il timore della Cgil di venire scavalcata dalle componenti pi? a sinistra della maggioranza. In parole povere il messaggio uscito dalla segreteria unitaria Cgil-Cisl-Uil di ieri mattina ? stato: le forze politiche di governo facciano le mediazioni tra di loro prima di negoziare con noi, non dopo. Non si possono concordare intese con un ministro - intese che dovranno essere presentate e difese davanti ai lavoratori - se poi si alza un altro ministro a dire che non ? d’accordo e rilanciare. E’ un problema particolarmente sentito della Cgil dove una minoranza incita allo sciopero generale; e dove si ricorda bene quanto dieci anni fa, durante il primo governo Prodi, l’allora segretario generale Sergio Cofferati fosse assillato dagli scavalcamenti di Fausto Bertinotti. Le tre confederazioni sono disponibili a discutere di finanza pubblica anche per le uscite, nella forma di ?correzione delle dinamiche della spesa caratterizzata da qualit? e riduzione di sprechi?, senza ?tagli alla spesa sociale?. Ma certo si preferirebbe che la manovra d’autunno puntasse maggiormente sulle entrate: ?Aumento della tassazione delle rendite finanziarie, ripristino della progressivit? delle imposte?. Queste misure, che il governo nel Dpef ha preferito non menzionare, sono allo studio, ma n? Padoa-Schioppa n? Vincenzo Visco desiderano un aumento complessivo del carico fiscale. Il filo conduttore resta uno: ?Deve pagare chi non ha pagato in questi anni? come ripete il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni; ? ?un passo importante? che Padoa-Schioppa abbia annunciato che i tagli cominceranno dall’alto, ?ma bisogna vedere quanto le parole corrisponderanno poi alla realt?. La riluttanza agli interventi sulla spesa appare massima nel leader della Uil Luigi Angeletti, secondo cui le cattive condizioni della finanza pubblica sarebbero ?la conseguenza della stagnazione dell’economia e non la causa?. Prudentemente il comunicato unitario dei sindacati non fa nessun accenno a quella che ? la questione centrale della manovra economica: il rientro del deficit pubblico al 3% del prodotto lordo nel 2007 oppure nel 2008. La riconciliazione tra Padoa-Schioppa e il leader della Cgil Guglielmo Epifani sabato scorso si fonda sull’ipotesi sempre pi? consistente di un rientro al 2008 dopo aver inserito nella legge finanziaria 2007 misure di efficacia almeno biennale. Continua un gioco di dire e non dire, in cui Padoa-Schioppa vuole ottenere il massimo senza rompere e i sindacati sanno che senza misure definite l’Europa boccerebbe una richiesta di proroga al 2008. Per ottenere ascolto dal governo, Cgil Cisl e Uil fanno pesare i propri meriti: ? anche merito del loro impegno nella campagna per il referendum se il no alla riforma costituzionale ha vinto con un’alta percentuale e con una buona partecipazione al voto; e sar? prezioso il loro ?giudizio positivo sulla manovra-bis e sul decreto-legge delle liberalizzazioni?. Ma brucia ancora che il tasso di inflazione programmata (guida per i prossimi rinnovi contrattuali) sia stato stabilito unilateralmente dal governo senza ?convocazione della sessione di politica dei redditi?, come ripete Epifani. A fronte della proposta collegiale che chiedono al governo, Cgil Cisl e Uil si dedicheranno ora a formulare le proprie controproposte ?su sviluppo, welfare, fisco, prezzi e tariffe?, ?a partire dai pensionati e dalle loro priorit?. I tre esecutivi delle confederazioni si riuniranno ai primi di settembre per avviare ?una fase di discussione e di coinvolgimento delle strutture e dei luoghi di lavoro?. |