25/5/2007 ore: 11:12
"Confindustria" Montezemolo attacca i politici
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Pagina 2 - Economia ?Incapaci di cambiare l'Italia? Che la cifra della sua relazione sarebbe stata questa si ? capito subito quando ? partita l?offensiva contro il presidente della Camera, Fausto Bertinotti: ?Quando figure di primissimo piano delle istituzioni si spingono a dipingere come "impresentabile" il capitalismo italiano, senza che si alzi una sola voce dal mondo della politica a smentire questa grave affermazione, dobbiamo farlo noi. Non possiamo accettare questo processo alle imprese?. L?applauso ? stato fragoroso, dalla presidenza a tutta la galleria della sala Santa Cecilia dell?Auditorium di Renzo Piano. Da l? ? stato un crescendo. Intanto la rivendicazione orgogliosa del ruolo delle imprese nell?uscita dal tunnel della crisi, con una ?nuova borghesia che ha coscienza di s? e non teme di misurarsi con i mutamenti in atto. E la capacit? del sistema produttivo di adeguarsi ai cambiamenti con ristrutturazioni costanti serve al leader degli industriali per marcare il ritardo del sistema politico che, temendo di perdere rendite o privilegi, preferisce ?sempre galleggiare in attesa della consultazione elettorale successiva?. Invece si deve guardare al futuro, a quello che definisce ?il fatidico 2015?. Non salva n? la maggioranza n? la minoranza, n? la destra n? la sinistra: ?In entrambi gli schieramenti sembra mancare la forza per dare vita ad un grande progetto paese che sappia coinvolgere tutti gli italiani e i cui risultati non si vedranno in tempi brevi. ? un compito che certamente spetta soprattutto a chi governa, senza alibi o giustificazioni. Ma ci aspettiamo anche un?opposizione che esprima un progetto politico e culturale pi? che propaganda e denuncia. Fare scelte coraggiose, i cui risultati si vedranno fra otto o dieci anni, significa avere senso dello Stato?. Che fa riformato in profondit?. Una nuova Costituzione per ?rafforzare il governo e completare il federalismo?. Ci vuole un premier forte con poteri di nomina e di revoca dei ministri. Vanno accorciati i tempi ?inaccettabili e infiniti? dell?azione legislativa. Poi una nuova legge elettorale che dia ai cittadini la possibilit? di scegliere gli eletti ?senza liste prefabbricate?. ?La riforma delle istituzioni, della macchina amministrativa e della politica - insiste - viene prima di tutto. L?Italia non pu? continuare ad essere il paese dei veti, dai rifiuti alla Tav, dai rigassificatori alle autostrade, ma deve diventare il paese delle decisioni?. Snocciola i numeri, poi, e scatena quasi un tifo da stadio: ?La politica ? la prima azienda italiana con quasi 180 mila eletti. Il costo della rappresentanza politica nel suo complesso ? pari a quello di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna messi insieme. Il solo sistema dei partiti costa al contribuente 200 milioni di euro l?anno, contro i 73 milioni della Francia. Stime recenti parlano di un costo complessivo della politica vicino a 4 miliardi di euro?. Dura un minuto e mezzo l?applauso finale che costringe Montezemolo a rialzarsi dopo essersi seduto, e aver appena detto che ?cambiare l?Italia?, puntando sul merito, ? la prossima sfida. Di tutta la classe dirigente, precisa. |