6/6/2006 ore: 11:38
"ConfInd" La rabbia della piazza padrona (E.Berselli)
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Prima Pagina e pagina 9 - Commenti I fischi di Varese sono infatti un altro frutto della performance di Silvio Berlusconi al convegno confindustriale di Vicenza, allorch? il leader di Forza Italia and? a riprendersi il "suo" mondo, senza preoccuparsi di delegittimare le poltrone alte di viale dell?Astronomia. Il colpo basso vicentino infatti aveva messo allo scoperto l?esistenza di due Confindustrie: le prime file, cio? l??lite, in grado di interpretare una parte pi? o meno neutrale verso la politica. E una pancia confindustriale, visceralmente legata all?esperienza della Cdl, irritata per la sconfitta di Silvio Berlusconi e per il ritorno al governo del centrosinistra. Esploso a Vicenza a dispetto di un quinquennio di governo tecnicamente fallimentare, il ?tifo? per Berlusconi si ? disseminato territorialmente in tutto l?apparato confindustriale e ha portato a un atteggiamento sfasato rispetto alla realt? politica. Sembra quasi che, come il primo imprenditore d?Italia, Berlusconi, la base imprenditoriale non voglia riconoscere l?ovvio, ossia l?esistenza di un governo diverso. Se ne ? avuta una prova durante l?assemblea confindustriale di mezzo termine, allorch? l?ambiente imprenditoriale ha manifestato la sua freddezza verso Romano Prodi e Pier Luigi Bersani, accalorandosi esclusivamente nell?ovazione per Gianni Letta, simbolo di un rimpianto ideologico, e applaudendo selettivamente i messaggi pi? marcatamente di destra che Luca Cordero di Montezemolo offriva alla platea. Insomma, i fischi di Varese non sono un incidente estemporaneo. Sono l?espressione dell?animosit? innescata dagli exploit berlusconiani contro la sinistra, e nello stesso tempos il sintomo di una frustrazione politica mai apparsa cos? nitidamente nel mondo dell?impresa. La contestazione del segretario della Cgil si ? certamente rivolta contro l?avversario numero uno nel confronto su alcuni temi canonici (come la legge Biagi), ma per una volta il sindacato ? un bersaglio figurativo. Mentre attacca Epifani e inveisce contro sindacato, in realt? la base degli industriali esprime la sua ostilit? verso il governo e verso Prodi, che al congresso della Cgil ha esaltato la sintonia dell?Unione con il sindacato. Non sfugge che una base confindustriale cos? vocalmente antigovernativa rappresenta una novit?. Per l?esecutivo, che dovr? operare scelte che lo metteranno a faccia a faccia con il mondo economico, e non ha interesse a finire nel muro contro muro. Ma anche per il vertice della Confindustria, che con la Cgil aveva ricucito a suo tempo e con il governo dovr? interloquire, e si trova ora di fronte a una base agitata dalle nostalgie del vecchio regime. |