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"Commenti" Soffia aria nuova nella Cisl di Bonanni (G.Gentili)

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    marted? 9 maggio 2006


    COMMENTI E INCHIESTE - Pagina 10

    PITSTOP
    di Guido Gentili
      Soffia aria nuova
      nella Cisl di Bonanni
        Le elezioni politiche del 9 aprile e, ora, quelle per il presidente della Repubblica hanno probabilmente contribuito a "oscurare" la svolta maturata in casa Cisl, dove Raffaele Bonanni ha sostituito alla guida della confederazione sindacale Savino Pezzotta. Scelta largamente preannunciata ma non per questo meno significativa sia per il temperamento mostrato dal nuovo leader della Cisl sia per la rotta che il secondo sindacato italiano seguir? nei prossimi mesi.

        Quanto al carattere, Bonanni, abruzzese di Bomba, paesino in provincia di Chieti, non far? certo rimpiangere il predecessore. Dopo Pezzotta, l'"orso bergamasco", i giochini mass-mediologi potrebbero portare alla ribalta il nuovo "leone d'Abruzzo". Comportamento quasi defilato, sornione. Epoi le zampate, decisive. A viso aperto.

        Come nel gennaio 2003 quando sul Sole-24 Ore, nel pieno delle polemiche sul referendum per estendere l'articolo 18 anche alle aziende con meno di 15 dipendenti, scrisse del ?grande polverone alzato a suo tempo dalla Cgil sulla deroga all'articolo 18, senza nemmeno tener conto che deroghe simili, per sostenere l'occupazione, erano state gi?, difatto, concesse in passato (dal 1987 al 2000) nel generale consenso dei sindacati.

        Ha opinioni forti, Bonanni. Nel suo discorso di presentazione dopo l'elezione, sempre a proposito della Cgil, ha parlato di ?custode abusivo di Prodi?. E durissima ? stata la sua difesa della legge Biagi che la Cgil vorrebbe di fatto affossare: ?Se Epifani dovesse insistere con la bieca iniziativa - ha detto Bonanni - questa rischia di essere la pietra al collo che lo far? affogare?.

        Ieri, in un'intervista al ?Corriere della Sera? ha attaccato le privatizzazioni all'italiana che non hanno favorito i cittadini e ha parlato di "scandalo" riguardo i contributi che Autostrade ha elargito a tutti i partiti per la campagna elettorale. Su ?Famiglia Cristiana? ha spiegato che il sindacato di Epifani, ?contro per partito preso?, vedeva il GovernoBerlusconi ?come un nemico da abbattere? e qualunque proposta venisse da quell'Esecutivo era da rispedire al mittente?; ? per cinque anni la Cgil non ha firmato un solo accordo con il Governo Berlusconi, se la Cisl avesse fatto cos?, sarebbe entrata in crisi di identit?: che sindacato ? quello che non contratta e non sigla intese??.

        Ora la Cisl di Bonanni, che vuole liberalizzazioni vere e vera concorrenza in un sistema (si pensi all'energia) che ritiene bloccato e sfavorevole ai consumatori, si dice pronta ?a concedere flessibilit? in cambio di pi? salario e pi? tutele?. Vuole la riforma della contrattazione: ?Bisogna estendere il secondo livello in tutti i posti di lavoro, legando il salario ai risultati e alla produttivit?. E quanto alla legge Biagi, questa ?porta avanti dei disegni che, in molti casi, sono benefici per i lavoratori?.

        Siamo nel solco della pi? pura tradizione cislina, quella dello "scambio autonomo "dove ciascuno - in prima battuta sindacati e imprese, poi il Governo nelle vesti di chi deve assicurare un quadro di riferimento compatibile con la crescita del Paese - fa responsabilmente il suo mestiere, senza avere alle spalle gli amici politici di riferimento e senza coltivare altri disegni impropri.

        Forse, per la prima volta nella storia repubblicana, il nuovo patto proposto dalla Cisl potrebbe far abbandonare la vecchia trincea sindacale degli accordi monolitici tra i "produttori", siglati in barba alla concorrenza e ai consumatori. Forse, si cominciano a percorrere strade nuove.

        Vedremo se la sfida regger? l'urto degli inevitabili contraccolpi e delle resistenze sorde. Ma certo ? che Raffaele Bonanni, abruzzese di Bomba, sembra l'uomo giusto per tentare il salto.

        gentili.guido@libero.it

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