"Cgil" Il macigno delle elezioni
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sabato 4 marzo 2006
Pagina 33 - Economia
FOCUS
Il macigno delle elezioni e una Cgil senza ?pericolose? divisioni
Niente accordo di legislatura con Prodi. Abolizione e non modifica della Legge 30 (Biagi) come vorrebbe il leader dell’Unione. Ma piena intesa sulla guida, o perlomeno, sul vertice allargato che condurr? la Cgil nei prossimi anni. I due segretari dei metalmeccanici, Gianni Rinaldini e Giorgio Cremaschi, hanno quindi stoppato qualsiasi abbraccio ?politico? troppo soffocante. Ma hanno comunque accolto l'appello all’unit? di Guglielmo Epifani, rinunciando alla propria lista per il direttivo, scelta adottata anche dalla minoranza di Giampaolo Patta. E cos? il Congresso, almeno sul piano formale, dovrebbe chiudersi dunque senza spaccature interne, giudicate evidentemente troppo pericolose a ridosso delle elezioni. E cos? il parlamentino di Corso Italia che sar? eletto oggi, vedr? 121 posti andare ad Epifani, 23 a Patta e 17 a Rinaldini. Il gruppo della Fiom in cambio potrebbe ottenere, ovviamente a elezioni politiche passate, un posto nella segreteria nazionale della Cgil. L'intesa ? stata raggiunta dopo che era stata sfiorata la rottura: nessuno voleva nella propria quota un delegato vicino a Lotta Comunista, poi finito nel gruppo di Patta. Qualcuno ha protestato inoltre per l'esclusione dalla lista di Danesh Curosh, responsabile immigrazione. ?Abbiamo dovuto fare molti sacrifici per accontentare tutti?, ha spiegato la presidenza del Congresso.
P. Fo.
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