3/3/2006 ore: 10:21

"Cgil" Cresce il potere rosa

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    venerd? 3 marzo 2006


    Pagina 41 - Economia
      IL RETROSCENA
        Per il dopo-Epifani "non ? esclusa" una successione al femminile

        Valeria, Nicoletta e le altre
        in Cgil cresce il potere rosa
          "Possibile arrivare a un leader donna"

            dal nostro inviato
            LUISA GRION

            RIMINI - L' Ugl, sindacato storicamente legato alla destra, lo ha gi? fatto: nell?ultimo congresso ha incoronato Renata Polverini segretario generale. La Cgil, per il momento, sta solo "lavorando" all?ipotesi. Nulla d?immediato, certo, ma ? fuori dubbio che l?obiettivo di arrivare ad un leader donna c??. E pare che l?idea di una futura successione al femminile non dispiaccia nemmeno ad Epifani: ? stato lui a volere che le cariche di segretario confederale si spartissero fra sei uomini e sei donne.

            Femmine e Cgil: il rapporto cresce. Aumentano le poltrone di prestigio occupate dalle "compagne", aumentano i giri della corsa all?ascesa. Valeria Fedeli, per esempio, segretario generale della Filtea (i tessili) ? convinta che l?ipotesi di arrivare ad una donna leader in tempi non biblici ?? pi? che mai probabile, appartiene alla cultura e alle modalit? di questa direzione?. Se cos? fosse, il suo nome, sarebbe di sicuro fra i papabili. Come quello di Morena Piccinini, la segretaria confederale con delega alla previdenza di cui lo stesso ministro Maroni, e la Confindustria, dicono un gran bene. Fra gli astri della Cgil, solidamente insediata sulle poltrone del sindacato nonostante la caduta dal palco che due giorni fa - al congresso - le ha procurato una distorsione alla caviglia, c?? anche Nicoletta Rocchi, segretario confederale specializzata nelle reti e nel terziario; Betty Leone, leader della Spi (i pensionati) che ha appena vinto la sua battaglia contro chi chiedeva che gli iscritti, una volta usciti dall?attivit?, rimanessero in quota alla categoria di appartenenza; e Carla Cantone, segretario confederale, con delega all?industria. In ascesa sono considerate anche Susanna Camusso, segretario generale della Lombardia e Laura Spezia, segreteria nazionale Fiom. Meno forti sarebbero invece i nomi di Paola Agnello Modica - viste le difficolt? della sua corrente (Lavoro e societ?-Cambiare rotta) - e Marigia Maulucci (ritenuta una cofferatiana non riposizionata). L?altro segretario confederale Titti Di Salvo ? in uscita in quanto candidata alla prossime elezioni fra i Ds, quota correntone.
              I nomi per puntare alla leadership dunque ci sono, anche perch? la corsa delle donne , nella Cgil ? iniziata quasi vent?anni fa. Fu Bruno Trentin a "imporre", alla fine degli anni Ottanta, che 17 di loro entrassero nell?esecutivo. Poi si pass? ad un sistema di quote, per approdare alle attuali norme che fissano al 40% la quota minima di rappresentativit? di ciascuno dei due sessi negli organismi dirigenti. Reti di protezione alle quali gran parte delle donne della Cgil riconoscono il merito di aver permesso alla generazione delle 50-60enni l?accesso al potere. Il problema, ora, ? far crescere le nuove leve, rappresentate solo da poche eccezioni come la segretaria della Camera del Lavoro di Napoli, Serena Sorrentino, 23 anni. E per Donata Canta, responsabile della Camera del Lavoro di Torino ?la futura rappresentativit? della Cgil dipende dal "successo" delle 20-30enni?.

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