"Buongiorno" La via dei famosi (M.Gramellini)

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08 Ottobre 2003
La via dei famosi
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PER una vasta fetta di adolescenti chi è oggi il perfetto «sfigato»? Più o meno, uno come Christopher Paolini. Un ragazzotto cresciuto nell'ecologico Montana, dove la gente si sveglia all'alba e a mezzogiorno comincia già a sbadigliare. Uno che si veste come gli capita, passeggia nei boschi invece che nei centri commerciali, non mangia patatine e non beve cocacola. Uno che non è mai andato a scuola, e questo gli farebbe guadagnare punti, se non fosse che è stata la scuola ad andare da lui, oltretutto travestita da mamma, una «profia» fissata col metodo Montessori. Il giovane disadattato legge molti libri, guarda solo film d'autore, ascolta musica classica e non saprebbe distinguere Britney Spears dalla figlia del lattaio, di cui è probabilmente, e segretamente, innamorato. Per una vasta fetta di adolescenti qual è oggi il traguardo più gratificante? La visibilità: essere conosciuti e riconosciuti. E' per uscire dall'anonimato che cambiano il telefonino e parlano come i presentatori di Mtv. Chiedono al consumismo gli strumenti «esclusivi» per scappare dalla massa, ma volendo tutti la stessa cosa, si ritrovano di nuovo in massa da un'altra parte. Christopher lo Sfigato non ha mai pensato di diventare famoso. Così ha compiuto la scelta meno modaiola possibile. Ha scritto un romanzo di avventure pieno di draghi, di boschi e di sfigati come lui. Il risultato è che ha fatto secco Harry Potter nella classifica dei più venduti e oggi rilascia interviste al «New York Times».
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