"Buongiorno" La corona che mancava (M.Gramellini)

venerdì 15 ottobre 2004
Buongiorno
di Massimo Gramellini
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La corona che mancava
Sarà che anni di film e romanzi ci hanno abituati a storie che si chiudono in modo circolare, ma durante i funerali delle sorelle di Dronero - così commoventi perché senza lacrime e così sconquassanti perché intrisi di un silenzio sporcato solo da applausi sporadici - abbiamo sperato che da un momento all'altro spuntasse un segnale delle due Simone. Non una presenza fisica, che avrebbe spostato su di loro il centro dell'interesse. Sarebbe bastato un gesto, anche piccolo: una corona di fiori. Nei giorni precedenti c'era stata la telefonata di condoglianze di mamma Torretta ai genitori di Sabrina e Jessica, ma le Simone ne erano rimaste fuori. Una forma di pudore che somiglia a un deficit di generosità e lascia interdetti come al tempo delle prime dichiarazioni dopo il rilascio, quando a sorprendere non fu la mancanza di salamelecchi verso il governo o il primato che l'Islam conservava nei loro cuori, ma l'avarizia di pensieri per le vittime del terrorismo, categoria alla quale avevano rischiato di appartenere.
Nel gioco serio dei simboli, alle due pacifiste è toccato incarnare l'Italia dei sogni «grandi» contrapposta a quella dei sogni «piccoli» riunita intorno alle sorelle cuneesi. Contrasto capzioso ma reale, ribadito plasticamente ieri sera dalla scelta del Tg3, l'unico a far scivolare i funerali di Dronero verso la coda. Un gesto pubblico di solidarietà da parte delle Simone avrebbe teso un arco d'acciaio fra le due sponde. Avrebbe rammentato ai contendenti che i sogni, quando sono puri, sono tutti uguali. Peccato.
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