"Buongiorno" Franti alla sbarra - di Massimo Gramellini

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di Massimo Gramellini
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Franti alla sbarra5 settembre 2002
In Francia il Sessantotto è finito un’altra volta ieri mattina: con l’inizio del nuovo anno scolastico, lo studente dai 13 anni in su che insulta un professore rischia la condanna a sei mesi di carcere. E’ la legge Perben (dal cognome del ministro proponente) che in francese fa rima con Le Pen e da noi si presta ai giochi di parole. La sterzata autoritaria è netta e, per la maggioranza «perbenista», auspicabile: ormai i minorenni sono visti come un problema di ordine pubblico.
Se la Perben l’avesse varata il governo italiano, scriveremmo tutti che è una legge fascista. Infatti un po’ lo è, ma trattandosi di una regola severa, è quanto di più detestabile esista per la nostra destra sbrisolona. La quale non solo non l’approverebbe mai, ma fornirebbe alle giovani vittime del sopruso giudiziario un servizio completo di assistenza, altrimenti noto come pacchetto Taormina-Previti, e comprensivo di: a) ricusazione dell’insegnante oltraggiato e sua sostituzione col bidello durante i compiti in classe per legittimo sospetto, b) ricerca di materiale scottante sui precedenti sessantottini del «prof» che giustifichino ampiamente le parolacce rivoltegli dall’allievo, c) comparsata del monello in lacrime da Vespa e Costanzo, scortato da genitori molto preoccupati per l’avvenire della scuola italiana. Nella migliore dellle ipotesi, l'insegnante insultato se la caverebbe con sei mesi di galera.
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