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"BladeRunner" La «sfida virtuale» di Silvio

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    venerd? 10 marzo 2006

    Pagina 3 - Primo Piano



    IL CAVALIERE E IL PROFESSORE
    LO SPARRING PARTNER E' VALENTINI,?COPIA? DELL'AVVERSARIO
      Con il consigliere imitatore
      la ?sfida virtuale? di Silvio

      retroscena
      Augusto Minzolini

      ROMA
      Lo sparring partner designato di Silvio Berlusconi, cio? il personaggio che interpreta il ruolo di Romano Prodi nelle simulazioni di allenamento per il duello di luned?, ? il suo uomo ombra, interprete, consigliere Valentino Velentini. Il motivo ? semplice: Valentini ? uno dei pi? grandi imitatori del Professore, raggiunge livelli da Bagaglino, riesce a riprodurne i toni in dialetto bolognese con la ?s? che fischia, i lunghi silenzi, gli sguardi con gli occhi sbarrati, le smorfie facciali. Insomma, a sentire gli altri consiglieri il Cavaliere, da perfezionista, ? riuscito ad inventarsi per i duelli virtuali un Valentini-Prodi che ? l’esatta copia dell’ avversario reale.
        Per prepararsi a dovere il Cavaliere ? capace di qualsiasi cosa. Anche perch? nella sua testa il duello non deve essere una trasmissione ingessata in protocolli rigidi come, invece, desidererebbe Prodi. ?Io - spiegava ieri il premier - non capisco dove vogliono arrivare quelli del centro-sinistra con le mille condizioni che pongono. Non ? la prima volta che io e Prodi ci confrontiamo: c’? stato un duello televisivo nel ‘96 e nessuno ha fatto tutti questi problemi. Per me c’? poco da inventare. Basterebbe riprodurre l’atmosfera e i toni rilassati dei dibattiti che ho avuto a “Porta a Porta” con Fausto Bertinotti e con Francesco Rutelli. Loro ad esempio non si sono lamentati?. Un discorso che Lucio Malan, uno degli esperti del Cavaliere nel settore, ha riportato nella trasmissione di Giuliano Ferrara: ?In cinquant’anni di televisione quella di Prodi ? un’invenzione assoluta. Nessuno finora aveva mai tirato fuori un decalogo del genere. Se fosse messo in pratica pi? che un dibattito tra due candidati alle elezioni, andrebbe in onda una trasmissione con dei personaggi imbalsamati?.
          Da questi ragionamenti appare chiaro il tipo di duello che il Cavaliere ha in mente. Berlusconi, ad esempio, ? d’accordo che ogni concorrente abbia a disposizione gli stessi tempi dell’altro come vuole il Professore. E’ una regola che condivide in pieno, mentre non ? affatto convinto dell’idea di introdurre in un confronto del genere la norma che vieta ad ogni candidato di interloquire con il rivale. ?Sarebbe davvero paradossale - ha spiegato il premier al suo portavoce, Paolo Bonaiuti - che un candidato non possa mettere il suo avversario davanti alle contraddizioni del suo programma o della sua maggioranza. Se ci fosse una regola del genere al posto del duello ci sarebbero solo due interviste parallele che la Rai trasmette in diretta?.
            Messa cos? ? evidente che Berlusconi vuole un confronto pi? diretto, pi? stringente, magari pi? pugnace. Non per nulla il suo staff ? al lavoro su tutto: studia i punti deboli dei programmi dell’Unione e, contemporaneamente, tenta di individuare immagini e slogan che rendano efficaci le dieci promesse che il Cavaliere vuole fare agli elettori. Addirittura c’? un gruppo di lavoro che deve inventarsi battute per rendere il personaggio Cavaliere simpatico e suadente. Eppoi c’? uno studio particolareggiato dei punti deboli del Professore. Il premier in queste settimane non si ? perso un’uscita televisiva del suo rivale. L’altra sera, ad esempio, il premier ha assistito all’ultima apparizione in video del Professore circondato quasi da un gruppo d’ascolto. E da esperto di televisione, ha individuato subito alcuni handicap dell’avversario. ?Avete visto come gli tremano le mani - ha fatto notare -. Come suda. Come si mangia le parole. Prodi mi pare poco concentrato oppure stanco: non risponde alle domande o perch? non le capisce, o perch? ? impreparato?.
              Gi?, quando si studia la strategia da utilizzare in un duello televisivo bisogna essere spietati. E Berlusconi ? il primo a saperlo. Ad esempio, il suo staff gli ha consigliato di non andare tanto per il sottile nella scelta degli argomenti. Spiega un personaggio che ? di casa a Palazzo Chigi: ?Ormai dobbiamo guardare agli elettori che ragionano con la pancia, non a quelli che ragionano con la testa. Questi probabilmente hanno gi? deciso chi votare, gli altri, invece, stanno attenti a quali sono le proposte che pi? gli convengono nei programmi dei due candidati?. Quindi, il Cavaliere si sta preparando con la pignoleria di sempre anche se uno dei suoi amici pi? intimi, l’ex-presidente della Bnl, Giampiero Cantoni, ha ancora qualche dubbio. ?Ma siete sicuri che si far? il duello? - domandava ieri -. Secondo me Prodi, viste le consizioni in cui si trova, metter? sul tavolo qualche altro pretesto per non farlo?.

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