4/12/2006 ore: 10:46

"Analisi" Franceschini: «l’Udc si muova»

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    luned? 4 dicembre 2006

    Pagina 2 - Interni/Primo Piano


    ?Noi in difficolt?
    l’Udc si muova?

    Intervista Dario Franceschini
    Ugo Magri

    ROMA
    ?Che a San Giovanni ci fosse molta gente non c’? dubbio, sebbene sui numeri, un milione, due milioni, dovremmo darci tutti quanti una regolata?, osserva Dario Franceschini, capogruppo dell’Ulivo a Montecitorio. Guerra delle cifre a parte, la marcia di sabato ?dimostra la forte capacit? di mobilitazione mantenuta dal centrodestra?.
      Sorpreso?
        ?Assolutamente no. Anzi mi sembra assolutamente normale. In fondo loro rappresentano met? del Paese. Dispongono di strutture organizzate e di una grande capacit? mediatica. E non si tratta neppure di un esordio, perch? erano andati in quella stessa piazza gi? dieci anni fa?.
          Non sta per caso minimizzando quanto ? successo?
            ?Per nulla. N? voglio nascondermi dietro un dito: le persone, militanti compresi, si portano in piazza con facilit? solo quando il vento ? a favore. Era capitato anche a noi nelle manifestazioni imponenti contro il governo della passata legislatura: per la pace, con i sindacati, i girotondi, nelle primarie dell’Ulivo... In questo momento sono loro ad avere terreno fertile?.
              Da cosa dipende?
                ?Da una certa sofferenza del Paese sulla Finanziaria. I suoi risultati positivi li vedremo col tempo, ma nel presente per noi il clima ? di difficolt?.
                  La Finanziaria ? stata un atto di azzardo o di coraggio?
                    ?Di coraggio. Potevamo suddividere la manovra in un paio d’anni, invece si ? puntato consapevolmente su una Finanziaria forte, che gettasse da subito le basi del risanamento dopo il disastro lasciato da loro. Una fase di impopolarit? era nell’ordine delle cose. Mi stupisce semmai sentire politici e politologi chiedere al centrosinistra un coraggio riformista, e subito dopo lamentare una nostra perdita di consensi?.
                      Dov’? la contraddizione?
                        ?Le riforme cui dovremo metter mano (pensioni, liberalizzazioni, pubblico impiego per dirne solo alcune), se saranno veramente strutturali passeranno pi? tra i fischi che tra gli applausi?.
                          Pessimista?
                            ?No, penso che il momento peggiore sia alle spalle, quei due mesi in cui della Finanziaria sono stati pubblicizzati anche troppo certi aspetti e meno altri. Riterrei sbagliato governare un Paese guardando ai sondaggi o agli scarti d’umore dell’opinione pubblica. Se manca una visione di lungo periodo non si fanno mai scelte coraggiose?.
                              Vi si rimprovera un atteggiamento di chiusura nei confronti dell’opposizione.
                                ?E cosa dovremmo accogliere? Non c’? stata alcuna richiesta concreta di modifica della Finanziaria. Solo di buttarla a mare e di andarcene a casa. Anche con tutta la buona volont? mi pare difficile rispondere di s?. Il centrodestra ha una grande carica populistica, ma zero capacit? di proporre contenuti alternativi. Si limitano a dircene di tutti i colori. Tanto bravi a fare ostruzionismo, a cavalcare ogni genere di protesta, quanto incapaci di governare?.
                                  Insomma: Prodi fa bene a dire che il governo andr? avanti per la sua strada?
                                    ?In tre mesi abbiamo gi? parecchio migliorato la Finanziaria, accettando indicazioni, suggerimenti e idee delle diverse categorie. La nostra disponibilit? a cambiare ? stata giudicata da qualcuno perfino eccessiva. Ma inseguire la protesta nella logica dell’acchiappare tutto farebbe perdere il senso di una missione collettiva per cambiare l’Italia?.
                                      Per?, intanto vi costringono sulla difensiva...
                                        ?Fino a un certo punto. Segnalo che un pezzo di centrodestra si ? sfilato dalla linea del berlusconismo, e ha scelto di imboccare una strada molto complicata, non c’? dubbio, ma anche pi? onesta?.
                                          Che vantaggi vi attendete dalla scelta dell’Udc?
                                            ?Non ci attendiamo da loro nessun cambio di campo. Sarebbe sbagliato immaginare di scomporre il bipolarismo. Ma se una parte dell’opposizione ? disponibile in Parlamento a uscire dalla logica dell’ostruzionismo, se intende avanzare proposte e idee nel merito delle riforme, noi siamo pronti a qualcosa di pi? del dialogo: ad accogliere tutto quanto sar? possibile?.

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