"Analisi" Diliberto: «Altro che fase due, va fatta la fase uno»
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sabato 16 dicembre 2006
Pagina 5 - Primo Piano
?Altro che fase due va fatta la fase uno?
LA FRECCIATA AI RIFORMISTI ?Invece di liberalizzare tutto diamo all’Universit? i soldi entrati nelle casse del fisco?
Intervista a OIiviero Diliberto
ROMA Il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, come Prodi, non ama sentir parlare di fase 2 o cambio di passo o inversione di rotta. ?Semmai dobbiamo potenziare la fase uno. E proprio per questo io chiedo al presidente del Consiglio di convocare un vertice di maggioranza appena finite le feste?.
Eppure Fassino e Rutelli che rappresentano i principali partiti della coalizione, insistono sulla fase due: riforme, liberalizzazioni, privatizzazioni.
?E io insisto che noi abbiamo sottoscritto un Programma, che abbiamo sottoposto agli elettori, i quali ci hanno votato su quella base e fatto vincere (seppur di poco). Il nostro dovere dunque ? rispettarlo, tanto pi? se c’? malessere tra i lavoratori dipendenti, gli operai e non solo loro. Se ci mettiamo pure ad alzare l’et? pensionabile, accogliendo cos? una richiesta dei poteri forti che non sono certo la nostra base di riferimento, questo malessere rischia giustamente di esplodere?.
Dunque no sulle pensioni. E invece le liberalizzazioni, le privatizzazioni?
?Siamo contrari a privatizzare settori fondamentali come il trasporto pubblico locale, l’acqua, la parte dell’energia che ancora resta in mano pubblica. Per non parlare ovviamente della sanit? e della scuola?.
Insomma no su tutto. E invece s? a che cosa?
?Per tutta la campagna elettorale abbiamo detto tutti – a cominciare da Romano Prodi – che avremmo puntato su settori strategici quali la scuola, l’universit?, la ricerca, la cultura. E oggi io leggo che i rettori invitano i nostri ministri a non farsi vedere perch? rischierebbero contestazioni durissime. E’ ovvio che qualcosa non va, ed ? ovvio che ? su questi settori che dobbiamo investire. Per esempio destinando loro i 33,8 miliardi aggiuntivi che sono entrati nelle casse dello Stato dal fisco. Un piano straordinario di assunzioni e investimenti?.
Cos? non le sar? facile trovare l’accordo con Fassino e Rutelli.
?Per questo chiedo a Prodi di convocare un vertice, al quale io mi presenter? col Programma in mano, che non sar? la Bibbia ma ? il nostro patto con gli elettori. Prodi lo sa, lui non ? Rutelli. E’ il capo di tutta l’Unione e finora ha sempre saputo fare una sintesi?.
In quel vertice forse si parler? anche dell’eventuale rimpasto per sostituire il ministro Padoa-Schioppa: lei all’Economia preferisce un tecnico o un politico?
?Io tendenzialmente sono contrario ai ministri tecnici. Ma ? chiaro che se il suo sostituto dovesse essere un politico ultra liberista, io mi terrei stretto il tecnico. Che peraltro ha dimostrato molto equilibrio?.
A proposito di equilibrio, come ne uscirete dalla vicenda dei Pacs visto che nell’Unione i teodem gi? annunciano battaglia?
?Io credo che si tratti di una misura di elementare buon senso, metterli in agenda ? indispensabile. Anche perch? gi? esistono per i parlamentari: vorrei che fossimo capaci di trasformare un privilegio di pochi in un diritto di tutti?.
Ma se cos? non fosse, mettereste in discussione il governo?
?Non saremo noi a metterlo in discussione, anche perch? sui Pacs una soluzione condivisa la possiamo trovare senza strappi. Se poi qualcun altro dovesse strappare, se ne assumerebbe la responsabilit?. In altre parole: non bisogna fare marcia indietro anche se i teodem minacciano di non votarli?.
Un altro nodo che riguarda il futuro prossimo ? l’Afghanistan. Voi siete da sempre contrari alla missione italiana: cosa farete a febbraio, voterete s? al suo rifinanziamento?
?Intanto voglio dire che la questione si pone all’interno di una politica estera molto positiva, che ha segnato una forte discontinuit? col passato. Capisco che magari i miei elogi possano provocargli un danno di immagine, ma sono convinto che D’Alema stia facendo molto bene?.
Per? D’Alema dice anche che l’Italia deve restare a Kabul.
?Vedremo come sar? impostata la questione, se per esempio ci venisse presentato un piano politico complessivo nel quale la missione ? uno dei punti... insomma, lo vedremo a suo tempo?.
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