11/4/2005 ore: 12:52
«Altro che elezioni, pensate ai conti degli italiani»
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domenica 10 aprile 2005 Al Forum di Lecco la Confcommercio ha presentato un sondaggio condotto fra i giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni. I quali, per il 70%, dichiarano di avere poca fiducia «nel governo e nella classe politica». In generale, il 62% dei giovani dichiara di avere nessuna o poca fiducia nel futuro dell’economia italiana, anche se poi in maggioranza (69%) si confessano ottimisti sulle prospettive della loro personale situazione economica e ancora di più (76%) sull’andamento delle aziende. Anche la Confindustria sembra avere sempre meno fiducia nelle scelte del governo. Il direttore generale dell’associazione degli industriali, Maurizio Beretta, esorta a porre subito «l’economia e l’impresa al centro dei programmi, delle scelte e delle cose da fare, perché questa è la sfida che abbiamo di fronte. Tutto conferma quello che Confindustria dice da tempo: abbiamo un problema serio di competitività del nostro sistema e su questo abbiamo richiamato fortemente l'attenzione». E il decreto sulla competitività emanato recentemente dal governo? È una prima risposta, cui però deve seguire «una seconda risposta. Speriamo che arrivi dal tavolo sul costo del lavoro, che si è appena aperto con il ministro del Welfare Roberto Maroni». Per esempio l’Irap, che gli industriali vorrebbero vedere al più presto ridotta: «Da parte nostra dice Beretta resta una richiesta forte di riduzione, anzi di un taglio significativo dell'Irap, che è un'imposta perversa». Anche l’ex ministro Pierluigi Bersani, uno dei dirigenti dei Ds più ascoltato dagli industriali, esprime le sue perplessità: «Abbiamo sempre sostenuto che lo sforzo fiscale andava fatto in direzione del cuneo fiscale e del carico IIrap-lavoro. Il problema però è ce non ci sono soldi né per l’una né per l’altra cosa, a meno di non prenderli da un’altra parte. Ci dicano dove sono questi dodici miliardi o, se non ci sono, dove vanno a prenderli». |