16/1/2007 ore: 12:34

"A22" «Abbattete i muri che vi dividono»

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    martedì 16 gennaio 2007
      Pagina 26 - Provincia

      «Abbattete i muri che vi dividono»
        L’appello dei lavoratori. E il Ministro convoca A22, Anas e Autogrill

        ROVERETO. I colossi stanno litigando e non vanno nemmeno per il sottile. Di sicuro non se le mandano a dire. In questo confronto ruvido, quelli che temono di restare stritolati sono i dipendenti. Che ieri hanno preso posizione chiedendo ai contendenti di ritornare alla ragione, abbattendo i muri (reali e simbolici) che dividono da una soluzione accettabile della questione. Intanto il problema della concessione - dopo che l’A22 ha isolato l’autogrill di Nogaredo impedendo alla società di continuare la gestione in seguito alla gara d’appalto vinta da Hermes - è finito sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture. Che ha convocato, per il prossimo 17 gennaio a Roma, Autogrill e Autobrennero.
          «Dopo l’azione di blocco degli accessi alle aree autostradali di Nogaredo - scrivono i rappresentanti sindacali aziendali - da parte dell’Autobrennero e il risalto che i fatti hanno avuto a livello nazionale e locale desideriamo mantenere viva e presente nell’opinione pubblica la nostra situazione.»

          I dipendenti si stanno guardando attorno allibiti: l’A22 ha già dichiarato che è pronta a garantire lo stipendio dei lavoratori, altrettanto ha fatto Autogrill, ma intanto è stato firmato un accordo di garanzia con il nuovo soggetto che dovrebbe gestire il punto, Hermes. «Tutti i lavoratori dipendenti chiedono alle autorità competenti, alla direzione dell’autostrada, alle società Autogrill ed Hermes di incontrarsi a breve per definire nel loro interesse, dei consumatori, dei cittadini e della collettività l’intera questione. Desideriamo in questo contenzioso tra giganti, e prima che il tempo si dimentichi di noi, cercare di riportare alla ragione tutti gli attori della vicenda, al fine di, pur nel rispetto delle singole convenzioni, costruire ponti e abbattere i muri che si sono alzati. Auspichiamo pertanto una risoluzione veloce e ragionevole della diatriba.»

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