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mercoledì 7 settembre 2005
pagina 7
CAPITALE/LAVORO
Cent'anni della Cgil, un secolo d'Italia
Partite le celebrazioni per il centenario del sindacato. E con Cisl e Uil riaperto il confronto sui contratti
ANTONIO SCIOTTO
La Cgil compie un secolo, e ha scelto di dedicare al paese il suo compleanno: con il logo «Cgil 100 - Cent'anni d'Italia». Lo Stivale è messo male, senza dubbio, sul piano del lavoro e dell'economia, ma certo non è nelle condizioni del 1906, anno in cui è nata la Confederazione generale del lavoro, grazie alla federazione di tante camere del lavoro locali, dalla Lombardia alla Sicilia. «Da allora - ha ricordato ieri il segretario generale Guglielmo Epifani, durante la celebrazione al Campidoglio - tante battaglie sul lavoro, nei momenti cruciali del fascismo, della ricostruzione post bellica, degli anni di piombo, ma tenendo la barra su valori fondamentali: i diritti, la democrazia, la libertà». Sul lavoro e non solo, perché - come ha ricordato lo stesso Epifani - la storia della Cgil si è incrociata con le grandi questioni sociali, politiche, culturali, tentando di non rappresentare interessi particolari, ma il più possibile il complesso dei bisogni e delle aspettative della società italiana. Non sarà un caso che il fittissimo calendario di convegni, concerti, proiezioni, iniziative editoriali messo in cantiere da qui ai prossimi 18 mesi (fino alla primavera 2007), parta proprio dal rapporto lavoro-Costituzione (un convegno con i massimi rappresentanti delle istituzioni, a Roma l'11 e il 12 novembre di quest'anno, dal titolo «Diritti sociali e lavoro nella Costituzione italiana»). «Rimettere al centro il lavoro, nella agenda del paese, perché il lavoro è comunque al centro dell'esistenza dei cittadini, modellando aspettative, condizioni di vita, rapporti familiari e sociali», ha sintetizzato l'organizzatore delle celebrazioni, il segretario confederale Giuseppe Casadio. Anche se è cambiato, nell'ultimo secolo, e alcuni teorizzano «la fine del lavoro»; ma soprattutto quando non c'è, o è «atipico», rendendo precario - di riflesso - l'intero equilibrio socio-esistenziale di una persona.
Ad aprire, però, l'affollatissima conferenza stampa nella Protomoteca del Campidoglio (in realtà erano molti di più gli iscritti, i simpatizzanti, i funzionari della Cgil, che non i giornalisti), è stato il sindaco di Roma Walter Veltroni, ospite della manifestazione. «E' giusto che si parli di "cento anni d'Italia" - ha detto - perché il paese non sarebbe quello che è oggi se non ci fosse stata la Cgil. Che ha difeso i diritti in anni anche rischiosi, come quelli del regime fascista e dei conflitti politico-sociali, ma sempre parlando oltre i suoi stessi confini, puntando a una crescita per tutta la nazione». Tra i «contributi» del Comune alla Cgil, è prevista l'intitolazione di una strada a Luciano Lama. E annunciano iniziative anche gli assessori di Provincia e Regione Lazio, Vita e Rodano.
Epifani ha ricordato gli anni chiave della storia della Cgil: è nata da uno sciopero generale, quello del 1904, che la camera del lavoro di Milano organizzò per protestare contro la repressione nel sangue dei moti dei minatori sardi e dei braccianti siciliani. Si capì allora che, per essere efficaci, era necessaria la federazione di tutte le camere del lavoro del paese, e così due anni dopo nacque la Confederazione generale. Il fascismo, non a caso, insieme al Parlamento attaccò anche le sedi del sindacato. E tra il 1943 e il 1945 i lavoratori italiani furono gli unici a organizzare uno sciopero generale contro l'occupazione nazi-fascista. Dodicimila lavoratori furono deportati nei campi tedeschi, ne tornarono in Italia poche centinaia. Oggi 5.600.000 di iscritti, al massimo storico: il più grande sindacato in Europa, tra i più grandi nel mondo.
Da Abbado agli Avion Travel, da Morricone a Gino e Michele, fino agli attori teatrali e cinematografici, e ai cantanti più giovani come Modena City Ramblers e Tetes de Bois: sono previsti concerti, film, rassegne, c'è anche una speciale Smemoranda. E persino una «Cantata del centenario» di Piovani e Cerami, e una rosa dedicata alla Cgil da un'azienda vivaistica. Programma completo su www.100annicgil.it.
Ieri, inoltre, è ripartito il confronto sui contratti. Si sono incontrati i tre segretari Epifani, Pezzotta e Angeletti, insieme alle commissioni che studiano la riforma del modello contrattuale e possibili nuove regole sulla rappresentanza sindacale. I commenti all'uscita dall'incontro erano positivi, e si punterebbe addirittura a un'intesa entro fine settembre: sarebbe stata anche fissata la data del nuovo incontro tra i tre segretari (mentre le commissioni continuano a lavorare), il 27 settembre prossimo. Per Pezzotta «il grosso è superato», resterebbero distanze sul tema della rappresentanza. Più scettica Carla Cantone della Cgil, che considera positiva la ripresa del confronto, ma non scommette su una chiusura entro fine mese.
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