12/2/2022 ore: 11:27

Maria Grazia Gabrielli: ricomporre le frammentazioni e superare le disuguaglianze

un nuovo modello sociale per rispondere ai bisogni delle persone

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“Prendere in carico la condizione delle persone a partire dalla difesa dell’occupazione, della continuità di reddito durante la pandemia, della salute e sicurezza, della prospettiva del lavoro” è la priorità per la Filcams Cgil vista la drammatica situazione in cui versano i settori della categoria. 
Maria Grazia Gabrielli apre così l’intervento all’Assemblea Organizzativa della Cgil che si sta svolgendo a Rimini, riprendendo un passaggio fondamentale della relazione introduttiva di Maurizio Landini.
Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori della Filiera turistica italiana, diretti e in appalto, a partire da quelli che operano nell’accoglienza e nelle agenzie di viaggio, stanno affrontando i licenziamenti e il faticoso ricorso ai nuovi ammortizzatori ordinari dopo che il Governo ha deciso di non prorogare gli ammortizzatori in deroga e il blocco dei licenziamenti.  
Le lavoratrici e i lavoratori del settore della ristorazione collettiva che per effetto dello smart working nelle aziende e negli enti committenti, continuano a non riprendere l’attività lavorativa o riprenderla solo parzialmente perché, anche qui per evidenziare le diversità e i cambiamenti con cui il sindacato si deve misurare, lo smart working ha degli effetti diciamo non paritari consentendo la continuità del lavoro per alcuni e la sospensione del lavoro per altri.
Ancora una volta il lavoro non è al centro dei grandi investimenti che il Governo aveva indicato per lo sviluppo del turismo considerato uno degli assi di crescita del nostro paese” prosegue la segretaria generale. 
È indispensabile invece dare priorità al lavoro, per “rispondere ai bisogni delle persone, ricomporre le frammentazioni e superare le disuguaglianze, agire la contrattazione inclusiva per emancipare la condizione delle persone che lavorano e di chi vive una condizione di precarietà, di disoccupazione, di maggiore fragilità.”
“La drammatica crescita delle povertà e delle disuguaglianze, ci dicono che non c’è battaglia più necessaria e giusta di quella per cambiare il modello sociale ed economico e rideterminare una condizione di benessere e di sviluppo delle persone e quindi del paese; un benessere delle persone  che è dato dal diritto a una retribuzione equa che garantisca un tenore di vita dignitoso (come indica il principio n. 6 del pilastro europeo dei diritti sociali e  come indica  la nostra Costituzione),  ma è dato anche dalla garanzia di servizi primari indispensabili dagli asili all’università – dall’accesso alla casa all’accesso alle cure.”
Migliorare la “capacità di risposte ai bisogni individuali e collettivi, di cui un presidio importante è costituito dal nostro sistema dei servizi e da un’azione collettiva che ha nell’inclusività la sua bussola di orientamento rafforzando i contratti nazionali e agendo sempre di più la contrattazione di sito e di filiera, la contrattazione d’anticipo a partire dagli appalti pubblici, la contrattazione sociale e territoriale.”
E in questo ambito un impegno importante va rivolto per far decollare in maniera diffusa “la contrattazione d’anticipo negli appalti pubblici” prosegue Maria Grazia Gabrielli, “Qui ancora più rilevante è la condivisione e il coordinamento ai vari livelli perché stiamo parlando – come ormai ci è noto - non solo di opere pubbliche ma complessivamente dell’erogazione di servizi che incidono sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto e sul livello di qualità del servizio reso ai cittadini nei territori che si tratti di servizi sociali, di welfare, di pulizie o di mense nel ciclo scolastico o negli uffici pubblici, piuttosto che servizi nei tribunali, della Vigilanza Privata.”
Sono servizi che assorbono parti importanti delle risorse pubbliche e un sistema, quello degli appalti che sarà centrale anche nella messa a terra delle risorse e degli obiettivi del PNRR. 
"Agire la tutela nel momento del cambio appalto è azione irrinunciabile ma noi non saremo in grado di incidere sul sistema degli appalti se non imponiamo un intervento nella fase di programmazione e progettazione della PA per aprire una vera contrattazione sulle scelte – anche con il rigore di proposte che provano a non considerare come ineludibile il ricorso agli appalti per l’erogazione dei servizi stessi."

"La rilevanza degli obiettivi politici che la Filcams individua e riconferma" conclude Gabrielli, "sono alla base del convincimento che, una priorità sindacale così rilevante, come quella di ricomporre le condizioni d frammentazione,  i luoghi e le filiere dove si concentrano: lavoro povero, pervasività di fenomeni  illegali , erosione della solidarietà tra lavoratori, non può che rieducare/impegnare  l’organizzazione a mettere in campo  nuovi e diversi strumenti e approcci che rappresentano la nuova grammatica  su cui costruire un linguaggio inclusivo."


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Ph Marco Merlini