18/11/2020 ore: 12:25

Tribunale di Milano: inapplicabile il contratto ANASFIM. Una vittoria per i lavoratori

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Migliaia di lavoratori in Italia operano nelle grandi catene di distribuzione per rilevare i dati su prezzo e posizionamento delle merci, per promuovere la vendita dei prodotti ed altre attività di promozione. Sono lavoratori del commercio, spesso con contratto di lavoro part time e/o a chiamata che lavorano con paghe largamente inferiori a quelle che loro spetterebbero. Il loro contratto, quando ce l’hanno, è il cosiddetto contratto ANASFIM. La Filcams Cgil che non ha riconosciuto tale contratto si è invece battuta per la corretta applicazione dei contratti collettivi di lavoro e ha sempre ribadito la necessità che il committente, quando ci sono lavoratori in appalto, venga responsabilizzato per le reali condizioni di lavoro e risponda in solido dei comportamenti dell'azienda che gestisce l’appalto stesso, rispetto all’applicazione degli obblighi contrattuali verso i dipendenti. Con un’importante sentenza depositata in data 11 novembre 2020, il Tribunale di Milano, a conclusione della complessa vertenza che riguarda lavoratori che effettuavano l’attività di rilevatori, in qualità di dipendenti della Consulmarketing (oggi fallita e contumace nel procedimento) per conto della Nielsen Italia, ha riconosciuto la non applicabilità del cosiddetto contratto ANASFIM, a lavoratori il cui rapporto di lavoro sia quello dipendente, anche se non formalmente riconosciuto, per svolgere le mansioni di rilevatore il cui corretto inquadramento è quello del terzo livello del Contratto Nazionale del commercio. La vertenza promossa e sostenuta dalla Filcams Cgil con il patrocinio dell’avv. Carlo de Marchis, ha inoltre condannato la committente al pagamento di importanti differenze retributive per gli scorretti inquadramenti e al versamento all’INPS delle somme dovute. Con questa sentenza, da oggi, si ha uno strumento in più per affermare il tema della responsabilità che deriva nell'affidamento dei servizi e per la corretta applicazione del contratto per i lavoratori che aiuta a scongiurare il dumping contrattuale nei confronti di altri lavoratori che operano in settori analoghi e nelle aziende commerciali e di servizi.