13/7/2023 ore: 16:34

Servizi museali, proclamato lo stato di agitazione

I sindacati scrivono al Ministro Sangiuliano, che fino ad ora ha ignorato le richieste di confronto

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È stato dichiarato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi museali: Filcams, Fisascat, Uiltucs e Uiltrasporti ne hanno messo al corrente con una lettera il Ministro Sangiuliano.

È dalla fine dello scorso anno che le prospettive occupazionali del comparto appaiono sempre più incerte.


Prima la divisione degli appalti e la vaga prospettiva di internalizzazione che hanno interessato, verso la fine dello scorso anno, il Parco Archeologico del Colosseo il Parco Archeologico di Paestum e Velia, poi la comunicazione della cessazione di tutti i servizi museali dei siti facenti parte della concessione ex Soprintendenza Archeologica di Roma, fino alla introduzione della app AdArte per la prenotazione e l'acquisto dei biglietti che va a sostituirsi alla biglietteria fisica e ai suoi addetti negli istituti museali autonomi: l'ultimo colpo al comparto è arrivato con i termini della gara per la concessione dei servizi museali del Polo Museale Toscano che comprende, tra i vari siti e sedi espositive, le Gallerie degli Uffizi, un bando di gara con una clausola sociale insufficiente, che non fornisce garanzie circa il mantenimento dei livelli occupazionali.


Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedono da mesi un incontro al Ministero della Cultura, e da mesi non ricevono risposta. Di fronte a questo muro di silenzio, per farsi interpreti della rabbia, della delusione e della forte preoccupazione di lavoratrici e lavoratori, sottoposti a continui ridimensionamenti e a un progressivo peggioramento dello stato di precarietà che da sempre caratterizza i servizi in appalto nel mondo museale, chiedono dunque l'intervento della Commissione e l'apertura di un confronto, senza il quale la mobilitazione non potrà che procedere, in tutte le forme previste.