7/2/2002 ore: 16:15

Sciopero generale? Chissà, certo non ora. Cisl, Uil e altri al congresso Cgil

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giovedì 7 febbraio 2002


Sciopero generale? Chissà, certo non ora.
Cisl, Uil e altri al congresso Cgil

Non dice di no Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, all'idea di sciopero generale. Non è da escludere - sostiene - “ma questo non è certo il momento opportuno”. È d'accordo con Cofferati: “c'è un attacco sull'articolo 18 che punta allo smantellamento delle protezioni per i licenziamenti discriminatori”, ma il governo “ è più forte di noi e allora bisogna capire quando e come si può vincere. Non dobbiamo fare delle battaglie nelle quali gli altri scelgono luogo, giorno, ora e modalità”. Dunque vediamo qualche cosa d'altro che non lo scontro estremo. Angeletti pensa piuttosto a un referendum popolare “se il governo farà una legge sulle modifiche”. Perché “è il consenso l'arma vincente, non la forza”.

Savino Pezzotta, segretario generale Cisl, giudica invece il ricorso allo sciopero generale “inopportuno, perché bisogna sempre pensare al giorno dopo”. “Oggi - ha proseguito - dobbiamo capitalizzare i risultati che ci vengono dalle lotte condotte finora”. Per Pezzotta i sindacati devono riaprire il confronto sulle deleghe previdenza e lavoro prima dell'approvazione. Dobbiamo andare là, al tavolo, dice “a dire i nostri sì e i nostri no” con la posizione di forza che oggi abbiamo. Per Pezzotta i sindacati devono battersi per cambiare il merito delle questioni “non per cambiare il governo”.

Sul richiamo all'unità lanciato ieri da Cofferati, Pezzotta si è detto d'accordo anche se forse è presto per parlarne, “ci sono ancora troppe ferite”. L'unità - ha detto Pezzotta - avanza sulla strada dell'autonomia, ma non esistono scorciatoie. “L'unità non si costruisce con le regole ma con il confronto sul merito”. Ribadendo la contrarietà della Cisl alla legge sulla rappresentanza, ha affermato che “le differenze tra noi non sono banali, ma strategiche e di ruolo”.

In mattinata Sergio Cofferati e Massimo D'Alema si sono intrattenuti una mezz'ora a colloquio. “Non vorrei che ci fosse l'impressione - ha poi detto D'Alema - che D'Alema e Cofferati si incontrano come si incontrerebbero due partiti. Ci incontriamo come due persone che si conoscono da tanti anni e lavorano insieme”. “Cofferati - ha proseguito - è uno dei leader della sinistra e dell'Ulivo e quando per decisione autonoma della Cgil completerà il suo mandato potrà dare un contributo importante”.

A proposito dello sciopero generale, D'Alema ha detto che “è legittimo ipotizzarne il ricorso in una vertenza così importante”.

“Così come la minaccia dello sciopero generale nel pubblico impiego ha piegato il governo e ha consentito al sindacato di ottenere un buon contratto, così credo che sia legittimo ipotizzare il ricorso allo sciopero generale in una vertenza come quella attuale”.