27/1/2022 ore: 14:34

Raggiunta l'intesa sul contratto integrativo di ALES, società in house del MiC

L’ipotesi di accordo al vaglio delle assemblee dei lavoratori fino al 15 febbraio

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C’è intesa sul nuovo contratto integrativo applicato ai circa 1.700 lavoratori dipendenti di Ales S.p.A, società in house del Ministero dei Beni Culturali, impiegati nei servizi di valorizzazione del patrimonio culturale italiano e di supporto agli uffici tecnico amministrativi del dicastero. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione aziendale l’ipotesi di accordo di rinnovo per il triennio 2022-2024. L’intesa, fino al 15 febbraio, sarà sottoposta alla consultazione delle assemblee dei lavoratori.
I sindacati hanno espresso soddisfazione per l’ipotesi di accordo che, pur mantenendo l'impianto dei precedenti rinnovi, prevede importanti avanzamenti coerenti con la piattaforma rivendicativa unitaria.
Sulla parte normativa l’accordo interviene sul sistema di relazioni sindacali, con l’implementazione delle materie da trattare al livello nazionale e al livello territoriale e la definizione delle nuove norme sulle agibilità sindacali con l’incremento delle ore di esercizio dell’attività sindacale. L’intesa istituisce anche il coordinamento nazionale delle RSA/RSU con una dotazione di ulteriori 40 ore annue di permesso per ciascun componente il coordinamento. A livello territoriale, in assenza di RSA, sarà inoltre possibile indire le assemblee nel sito produttivo.
Sulle tipologie di contratto di lavoro l’accordo impegna l’Azienda a stabilizzare almeno l'80 % dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, processo accompagnato da un percorso di monitoraggio sull'andamento delle stabilizzazioni. 
Sul tema della formazione l’intesa amplia il ruolo delle organizzazioni sindacali nella gestione dei processi formativi. In riferimento ai percorsi di carriera e alle selezioni interne è previsto, per la prima volta, un percorso che vede le parti impegnate nella realizzazione di procedure di selezione interna.
Sulla parte economica l’intesa conferma il sistema di salario variabile esistente con un sensibile aumento degli importi disponibili correlati al raggiungimento degli obiettivi, da 195 euro a 595 euro, prevedendo una verifica in occasione della prima erogazione. 
Sul welfare aziendale, oltre alla possibilità di optare per la conversione su base volontaria del salario variabile in servizi, l’accordo incrementa con ulteriori 100 euro annuali, in aggiunta si sostegni economici dedicati, per il sostegno della genitorialità oltre a ulteriori permessi aggiuntivi rispetto alle previsioni normative. 
In materia di previdenza integrativa il contributo aziendale previsto dal Ccnl viene elevato al 2 %.
L’accordo, in tema di buona flessibilità, introduce gli istituti della banca delle ore e delle ferie solidali con un contributo aziendale al monte ore totale, oltre alla possibilità di utilizzare una fascia oraria di ingresso di 1 ora.
L’accordo regolamenta anche congedi per la formazione con possibilità di sospendere il rapporto di lavoro per un periodo non superiore a 4 anni.
Aumenta fino a 6 mesi, il periodo di congedo retribuito per le vittime di violenza.
A latere dell’ipotesi di accordo è stato sottoscritta un’intesa per la gestione delle agibilità relative alla attività degli RLS, con l’incremento di 80 ore dei permessi in dotazione e la previsione del rimborso delle spese sostenute.