13/2/2006 ore: 19:21

PARMATOUR: L’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA NON PAGA TFR E FINE RAPPORTO: MANIFESTAZIONE A COLLECCHIO

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13 febbraio 2006

PARMATOUR: L’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA NON PAGA TFR E FINE RAPPORTO: MANIFESTAZIONE A COLLECCHIO
Filcams Fisascat Uiltucs di Parma hanno diffuso la seguente nota


«Manifestazione a Collecchio dei lavoratori ex dipendenti Parmatour, davanti agli uffici della Parmalat, per denunciare il mancato pagamento delle competenze di fine rapporto e del TFR maturato nel periodo dell’ Amministrazione Straordinaria.

«La manifestazione, che ha visto una buona partecipazione nonostante i lavoratori non siano più impiegati in azienda, ha permesso alle rappresentanze sindacali di categoria (Filcams, Fisascat e Uiltucs), insieme ad un gruppo di manifestanti, di essere ricevute da una delegazione aziendale presso il Comune di Collecchio.

«All’incontro, oltre al sindaco di Collecchio Giuseppe Romanici, erano presenti per l’Amministrazione Straordinaria il responsabile del personale dott. Quber, il Dott. Nardi e l’Avv. Marzo, incaricati della liquidazione. Mancava, per impegni precedenti, il Commissario straordinario Bondi, ma chi ha ricevuto la delegazione aveva il mandato del Commissario stesso.

«Nel merito del mancato pagamento, l’azienda ha spiegato che per le procedure in corso e per un ricorso che pende sulla cessione, allo stato attuale non sussiste la possibilità di mettere in pagamento quanto dovuto. È stato comunque confermato che vi è un interessamento del Commissario per arrivare a sbloccare la situazione.

«È stato pertanto comunicato ai lavoratori che la condizione che si è venuta a creare richiede ancora qualche giorno per le opportune verifiche. Sarà possibile avere aggiornamenti nell’incontro fissato per il prossimo lunedì 20 febbraio.

«Si è parlato anche della liquidazione dell’indennità di CIGS, così che i lavoratori possano ricevere le loro spettanze in tempi più rapidi.

«I lavoratori hanno espresso un cauto ottimismo, avendo già avuto modo di non veder rispettati gli impegni precedentemente assunti e non escludendo, in caso di risposte negative, ulteriori iniziative di mobilitazione».