31/3/2008 ore: 16:03

LICENZIAMENTO PRETESTUOSO IN LIDL

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31 marzo 2008

LICENZIAMENTO PRETESTUOSO IN LIDL


Ancora una volta la Lidl ha messo in atto una campagna aggressiva di repressione nei confronti dei lavoratori. E’ stato licenziato il capofiliale del negozio Chieri (Torino), costruendo una falsa accusa nei suoi confronti. Viene accusato di aver spinto un lavoratrice ad acquistare dei prodotti.

Alla contestazione è seguito il licenziamento in tronco. Il lavoratore nega fermamente l’accusa, tanto da essere disponibile ad andare fino in fondo, e tanto che i suoi colleghi scendono in sciopero chiedendo che sia reintegrato sul posto di lavoro.
La Lidl Italia non è nuova a questi metodi, utilizzati per disfarsi delle persone “scomode”, che hanno già dei precedenti in tutta Europa, come testimoniato anche nel Libro Nero Lidl Europa.

In questi giorni sono usciti alcuni articoli sulla stampa italiana, a proposito di controlli illegali effettuati sul personale in Germania, utilizzando Detectives privati e microcamere nei punti vendita. Si parla, addirittura di controlli sul personale fuori dall’orario di lavoro e sulla vita privata.

Sulla scia degli articoli usciti sulla stampa, ci sono giunte numerose denunce, in forma, della stessa natura. Il personale addetto alla sorveglianza nei punti vendita (controllo antitaccheggio) è chiamato a controllare anche il personale, seguendolo addirittura quando va in bagno. E’ di un anno fa la denuncia di una cassiere che, recatasi in bagno, ha trovato fuori ad anonima attenderla un addetto alla sorveglianza. Le ha chiesto ragione del fatto che, secondo lui, si era trattenuta troppo a lungo, ed alla sua risposta che, avendo le mestruazioni, le è stato necessario trattenersi qualche minuto in più, il “sorvegliante”, è entrato nel bagno a controllare il contenuto del cestino.

Episodi come questo, e come quello del licenziamento, che in Lidl fanno parte di una strategia di repressione ed oppressione nei confronti dei propri dipendenti, vanno ben oltre la casualità.

E non si parla solo di diritti contrattuali violati, si parla di una cosa che viene ancora prima: il rispetto delle persone.

Le OO.SS si attiveranno con tutti gli strumenti possibili a tutela dei lavoratori, che vogliono prima di tutto essere trattati come esseri umani ed essere rispettati.
La Filcams Cgil di Torino ed i colleghi del capofiliale licenziato hanno indetto una giornata di sciopero per il giorno 31 marzo ’08, chiedendo il reintegro del collega sul posto di lavoro.

Sabina Bigazzi FILCAMS CGIL Nazionale