19/4/2004 ore: 17:18

LA RIFORMA DELLA VIGILANZA PRIVATA E I TRAGICI FATTI IRACHENI

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19 aprile 2004

LA RIFORMA DELLA VIGILANZA PRIVATA E I TRAGICI FATTI IRACHENI

È in discussione presso la Commissione affari costituzionali della Camera il testo relativo alla riforma della vigilanza privata, un tema che si intreccia ai tragici fatti iracheni.

Sui contenuti della riforma e sulla posizione sindacale, la dichiarazione di Maurizio Scarpa, segretario nazionale Filcams.

« Il sequestro di quattro nostri connazionali e l’uccisione di uno di essi ha portato a conoscenza dell’opinione pubblica alcuni aspetti della vigilanza privata per troppo tempo ignorati e tollerati dagli organi di controllo del nostro Paese, innanzitutto dalle questure e dalle prefetture.

« Le “guardie del corpo” così come i “ buttafuori” operano in uno stato di totale illegalità, in quanto sino ad ora la legge ha escluso la possibilità che operatori privi del ruolo di agenti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria possano limitare le libertà personali dei cittadini.

« In Parlamento è approdata, in Commissione affari istituzionali, una bozza di riforma del servizio di vigilanza privata, ora definito di sicurezza sussidiaria, che nei fatti, pur in un quadro di miglioramento della natura giuridica degli operatori e delle imprese del settore, apre la strada all’utilizzo di aziende private in attività proprie delle forze dell’ordine, come la repressione dei reati negli stadi, durante i concerti e in altri contesti di questa natura.

« Nella stessa bozza di riforma si prospetta di legalizzare le attività di “investigazione”, dentro alle quali si collocherebbero le società che svolgono azione di sicurezza privata. Per intenderci, lo stesso tipo di società che hanno inviato gli operatori oggi ostaggio in Iraq.

« Come organizzazioni sindacali riteniamo sia urgente riformare la vigilanza privata, un settore soggetto a leggi che risalgono agli Anni ’ 30. Va a nostro avviso valorizzata la professionalità delle migliaia di lavoratori che operano in questo settore, e vanno evitate pericolose commistioni con settori che nulla hanno a che vedere con la vigilanza privata. Noi rivendichiamo una definizione chiara della natura giuridica della guardia particolare giurata, che individuiamo come “incaricato di pubblico servizio”, e ribadiamo che in nessun caso attività che sono di competenza dello Stato devono essere delegate ad imprese che hanno natura privatistica, considerando i rischi per la democrazia che questo potrebbe comportare.

« Ciò che la riforma deve fare è dare un quadro di certezza normativa e giuridica a operatori ed imprese, superando il caos e la discrezionalità in un settore che per la delicatezza che riveste non può essere governato dalla logica del profitto. »

Considerazioni di Filcams Fisascat Uiltucs al testo presentato in Commissione affari costituzionali