13/1/2023 ore: 10:19

Hotel Bauer, ritirato il licenziamento collettivo e raggiunto accordo sulla cassa integrazione

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Una trattativa di sette mesi, sì, ma per ottenere un accordo esemplare. È quanto è accaduto a Venezia, dove le lavoratrici e i lavoratori dell'Hotel Bauer, circa 200 tra dipendenti fissi e stagionali, sono stati salvati a un soffio dall'entrata in vigore del licenziamento collettivo. E non è l'unico risultato straordinario che la Filcams ha raggiunto.

Quando l'Hotel ha annunciato la chiusura per ristrutturazione, che nel frattempo è iniziata e che si protrarrà fino al 2025, è iniziato il braccio di ferro sulla cassa integrazione.

"Noi ritenevamo applicabile una cassa integrazione per riorganizzazione aziendale, spostando il 20% che la normativa prevede sia lavorato in un programma di formazione, ma l'azienda sosteneva che fosse impossibile e ha aperto la procedura di licenziamento collettivo", spiega Renato Giacchi, segreteria Filcams Cgil Venezia. 


Ma all'incontro al Ministero del Lavoro, lo scorso ottobre, viene data ragione al sindacato. "La cassa integrazione era applicabile in questi termini e così abbiamo iniziato a costruire l'accordo", aggiunge Giacchi, che il 9 gennaio porta al ritiro della procedura di licenziamento collettivo, solo qualche giorno prima che diventasse effettiva, il 13 gennaio.

I lavoratori intanto sono salvi e il 17 gennaio ci sarà un nuovo incontro con l'azienda in Regione per la stipula formale dell'accordo relativo alla cassa integrazione.

"I lavoratori percepiranno l'80% della cassa integrazione dallo Stato e per il restante 20% continueranno a percepire la retribuzione dall'azienda e verranno inseriti in un percorso di formazione realizzato grazie al contributo dell'Ente bilaterale del Turismo veneziano.

L'azienda ha messo sul piatto anche gli incentivi per le lavoratrici e i lavoratori che decidano, volontariamente, di uscire e prendere altre strade, o avvicinarsi così alla pensione.

"È stata una trattativa complicata, non solo perché è stata una lunga discussione ma perché partivamo da un ammortizzatore sociale che non c'era e che siamo riusciti ad adattare anche per il Turismo. È il primo accordo del genere a livello nazionale", commenta il segretario Filcams.