18/3/2022 ore: 11:04

Entrate non più pulite

Tagli del 35% alle ore di lavoro. In sciopero gli addetti delle pulizie

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C’è chi è passato da 20 ore settimanali di lavoro a 15, ma anche chi ne aveva solo 5 e con la riduzione del 35% avrà il turno di 3,45 ore a settimana. 
Sono le conseguenze del taglio significativo degli appalti dei servizi di pulizia dell’Agenzia delle Entrate dei lotti 1,4 e 5 in Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e Umbria. 

Formula Servizi e Savet, le aziende subentrate nella gestione dell’appalto, hanno ridotto drasticamente le ore di lavoro con pesanti conseguenze sui salari dei lavoratori, già a part time e per la maggior parte donne, ma con effetti negativi anche per il servizio stesso. 
“La conseguenza di questi tagli – commenta Nicola Poli della Filcams Cgil Liguria – è che questi stipendi da modesti diventano da fame”.
Ci sono circa 40 lavoratori in regione di cui 20 a Genova, dove il taglio del 35% su contratti già poveri pesa di più. “Dopo anni di incertezze, stipendi in ritardo o mai erogati, lo scorso anno sembrava tornata la normalità, ma ora gli addetti delle pulizie si ritrovano a dover lavorare e campare con questi tagli. E inoltre, i dipendenti pubblici sono molto esigenti sulla gestione del servizio”.
Oggi si sono ritrovati tutti davanti la sede della Direzione Territoriale di Genova, supportati anche da una delegazione delle Fp Cgil in segno di solidarietà.
Anche a Torino i cugini della Funzione Pubblica hanno supportato la protesta degli addetti delle pulizie in presidio davanti la sede dell’Agenzia delle Entrate. “Sono un centinaio i lavoratori in tutta la Regione e alcune lavoratrici si sono rifiutate di firmare il contratto con una riduzione così importante” racconta Enea Schipano della Filcams Cgil Torino. 
Riduzione che non può non ripercuotersi anche sul servizio e la pretesa di svolgere con efficienza le stesse attività di pulizia in meno ore è irragionevole. 
“A Bologna, Formula Servizi sta chiedendo, nelle ore di lavoro ordinario ridotto, di svolgere la pulizia dei vetri, che invece è un’attività periodica che andrebbe effettuata con un pacchetto orario extra e delle squadre esterne dedicate” racconta Chiara Ferrari segretario organizzativo Emilia Romagna. Una situazione gravissima tanto che il sindacato sta dando l’indicazione precisa di non svolgere un lavoro straordinario in orario di lavoro ordinario e per lo più ridotto.
Sono 60 gli addetti delle pulizie in regione e il 98% ha partecipato al presidio: “I lavoratori della Agenzie delle Entrate sono solidali con la nostra protesta, ma è tempo che la direzione intervenga con una netta presa di posizione, perché finora non ha fatto ufficialmente niente.”
In Toscana sono circa 40, e tutte donne, le lavoratrici che hanno aderito in massa al presidio di Firenze. Vogliono protestare contro il taglio delle ore di lavoro che per loro è stato il 30%. 
“Pur avendo ridotto i contratti, al momento l’azienda incrementa il servizio con ore di lavoro supplementare” racconta Luisella Brotini, Filcams Cgil Toscana, una soluzione temporanea e anomala.
“Le due società hanno chiesto sin da subito a tutte le lavoratrici e i lavoratori di continuare ad effettuare la stessa prestazione lavorativa riducendo le ore di servizio e di conseguenza la retribuzione” hanno affermato Filcams Cgil e Fisascat Cisl “è una vergogna.”
“Ma assurdo e intollerabile è anche il silenzio dietro cui si è trincerata la Committenza Pubblica, l’Agenzia delle Entrate, inaccettabile e ingiustificato perché ancora una volta permette alle imprese di massimizzare profitti disattendendo anche lo spirito cooperativo delle imprese appaltanti, che sempre in nome del puro guadagno ignorano diritti e tutele dei propri soci lavoratori”.