11/2/2022 ore: 18:33

Con la Cgil troviamo le risposte di cui abbiamo bisogno

Daniela addetta delle mense scolastiche del Comune di Roma

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Daniela, addetta delle mense scolastiche del Comune di Roma della Filcams Cgil Roma Lazio, racconta con emozione e orgoglio, la sua realtà lavorativa: uno degli appalti più grandi d’Europa che occupa oltre 3000 lavoratrici e lavoratori è caratterizzato da continui cambi appalto, spesso non senza difficoltà.
“Il nostro è un lavoro per la maggior parte composto da part time involontari, con media di 3-4 ore giornaliere e inoltre con una sospensione estiva di circa 3 mesi. Sospensione senza stipendio e senza tutti gli altri istituti contrattuali. Possiamo sicuramente definirlo un lavoro povero dove le necessità, le richieste ed i problemi delle lavoratrici (che sono la grande maggioranza in questo settore) e dei lavoratori, sono ancora più accentuate.”
E spesso queste richieste vengono rivolte proprio al sindacato, ai rappresentati sindacali che sono sui posti di lavoro e che non si limitano a risolvere situazioni lavorative, ma cercano in ogni modo di dare risposte ad ogni tipo di problema.
“Da diversi anni dell’iniziativa per il recupero dei contributi estivi figurativi dei periodi di sospensione, per il raggiungimento del diritto alla pensione in un progetto su cui la Filcams Roma e Lazio ha scommesso e che oggi si chiama #Filcamsrisponde.
In collaborazione con l’Inca regionale abbiamo inizialmente coinvolto 450 lavoratrici e lavoratori, riuscendo a portarne in causa circa 65 (vincendole tutte) e successivamente, grazie al grande contributo della Filcams Nazionale e della CGIL, riuscendo a far inserire la norma nella legge di bilancio del 2020 per l’accredito automatico.”
“In questi anni di rapporto stretto con i lavoratori” prosegue Daniela “mi sono resa conto dell’importanza che il sindacato ricopre sul piano delle tutele dei diritti sia per i lavoratori stessi che per i loro nuclei familiari. Molte volte nel corso dei colloqui, mi sono ritrovata a dare informazioni che esulavano dall’iniziativa, mi sono ritrovata ad ascoltare persone che, non sapendo a chi rivolgersi, chiedevano aiuto per la risoluzione dei loro problemi a 360 gradi trovando in un unico luogo, che è il nostro quadrato rosso, l’aiuto richiesto.”
Rafforzamento tutela e diritti, tesseramento, digitalizzazione, formazione e comunicazione sono i diversi temi toccati da Daniela, che reputa, altrettanto importante, la contrattazione inclusiva, problematica che la tocca da vicino: “Lavoro in un appalto pubblico e quindi accade che ci si ritrova a lavorare gomito a gomito con colleghe di altri settori e di altre categorie. Ma voglio essere sincera, non sempre questa inclusione tra settori e categorie diverse, si riscontra sui posti di lavoro, e non per colpa di qualcuno ma perché sicuramente non è facile capire ed intercettare i bisogni degli altri lavoratori e qualche volta capita di sentirsi un po’ come ospiti a casa di altri nonostante invece sia la casa di tutti coloro che vi operano.
Per questo è necessario trovare gli strumenti giusti, come ad esempio i coordinamenti di sito, nei quali è fondamentale, sì, l’azione di coordinamento della CGIL ma è indispensabile la pari dignità di tutte le categorie interessate.”
“Dopo questi tre giorni, quando tornerò tra i miei colleghi” conclude Daniela “spero di poter portare loro la certezza che qualcosa di concreto la CGIL sta facendo e farà per le lavoratrici e i lavoratori, per le persone, che tutti i giorni chiedono risposte non solo per problemi immediati di lavoro, ma anche per quelli della loro vita di tutti i giorni e per i loro familiari. Vorrei dire loro che se si affidano alla CGIL troveranno una casa, troveranno un’appartenenza. Quel senso di appartenenza che deve partire proprio dall’interno, da noi, dalle rappresentanze sindacali sui posti di lavoro, che sono i primi contatti con gli iscritti e anche con i non iscritti. Quell’appartenenza che io vivo tutti i giorni!”

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Ph Marco Merlini