27/5/2022 ore: 12:55

Coop intende chiudere il centro logistico di Anagni, 200 lavoratori a rischio

Il magazzino verrà soppresso entro ottobre, secondo un piano di riorganizzazione che appare ancora incerto e lacunoso

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I lavoratori hanno scoperto che il loro posti erano a rischio quando all'inizio di maggio era stato pubblicato in rete l'annuncio per l'affitto dei locali del magazzino di TM Logistica di via Paduni, ad Anagni, dove sono impiegati. Ora è ufficiale, le cooperative vogliono chiudere entro il prossimo ottobre: si tratta del centro di distribuzione che fa capo a Coop Alleanza 3.0 e Unicoop Tirreno, nel quale lavorano 200 persone dal 2006.

La chiusura farebbe parte di un piano di riorganizzazione, che vedrebbe i volumi gestiti da Anagni trasferiti ai magazzini di Coop Centro Italia di Castiglione del Lago e Terni.

Il sindacato punta il dito contro la mancanza di responsabilità mostrata dalle cooperative, che mettono in campo una massiccia riorganizzazione senza tenere in alcuna considerazione le ripercussioni sociali di questi cambiamenti radicali e improvvisi. Le modalità, poi, sono ancora incerte e confuse.

"Il piano di riorganizzazione appare molto lacunoso - commenta Luca De Zolt, segretario generale Filcams Cgil Frosinone e Latina - non ci sono stati forniti dettagli su come verranno effettivamente organizzati i due magazzini Coop del centro Italia e su come assorbiranno il lavoro che verrà dirottato lì da Anagni". Non è stato comunicato, ad esempio, se verrà aumentato l'organico ed eventualmente in che misura, e altre informazioni necessarie ad avere un quadro esaustivo dell'intervento dell'azienda.


"Ma il punto più negativo di tutta la vicenda è la mancanza di un piano di gestione dell'occupazione presente ad Anagni", aggiunge De Zolt. Le cooperative inoltre si stanno sfilando da un confronto diretto con i sindacati, demandando la discussione alla figura dell'appaltatore.

"Per loro è l'appaltatore che dovrà occuparsi di trovare delle soluzioni con noi, una fuga dalle responsabilità che consideriamo inaccettabile", conclude il segretario.

Ma non è a questo tavolo ridotto che potranno trovarsi tutti gli strumenti necessari ad affrontare la questione, che tocca il destino di ben 200 lavoratori e delle loro famiglie.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno tenuto un'assemblea nel corso della quale sono state definite le azioni di protesta da avviare quanto prima contro la soppressione del magazzino di Anagni. "Saranno attivati anche tutti i tavoli istituzionali, al fine di ricondurre Coop alle sue responsabilità - aggiunge De Zolt - e di trovare una soluzione condivisa per la tutela dell'occupazione".