13/7/2005 ore: 17:04

CONTRATTO VIGILANZA PRIVATA: MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA SE LA TRATTATIVA NON AVANZA

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13 luglio 2005

CONTRATTO VIGILANZA PRIVATA: MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA SE LA TRATTATIVA NON AVANZA

Si è tenuto a Roma l'attivo nazionale degli operatori della vigilanza privata, promosso da Filcams Fisascat Uiltucs, al quale hanno partecipato circa 500 guardie particolari giurate. Al centro dell'incontro il rinnovo del contratto nazionale scaduto da più di 13 mesi.

«Rinnovare subito il contratto della vigilanza privata» è questo il tema più volte richiamato nell'incontro dei delegati, delle strutture sindacali e delle guardie giurate.

Nella relazione introduttiva, Maurizio Scarpa ha affermato: «È ormai un obiettivo non più derogabile quello di giungere, in tempi brevi, alla firma del rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore della vigilanza privata».

«In tutti questi mesi di negoziato si sono affrontati molti temi posti dalla piattaforma presentata dai sindacati – ha proseguito Scarpa –, ma se si esclude un avviso comune inviato al ministero degli Interni, per chiedere una più efficace regolamentazione del settore per servizi prestati e licenze rilasciate, su nessun punto si è ancora concordato nulla».

«Noi siamo disponibili anche ad impegnare tutto il mese di luglio per trovare un accordo. Ora aspettiamo un segnale di volontà politica da parte di tutte le presidenze delle varie associazioni delle imprese, nella direzione della chiusura del contratto».

Scarpa ha ricordato che «i punti controversi, oltre ovviamente quello relativo al salario, riguardano il mercato del lavoro, il controllo dell'organizzazione del lavoro e dei relativi turni ed orari, la garanzia occupazionale in caso di perdita di servizi in appalto. Una soluzione positiva su questi temi renderebbe possibile un accordo in tempi brevi. Purtroppo da parte delle controparti imprenditoriali, non si è, sino ad ora, avanzata alcuna proposta condivisibile».

L'attivo nazionale si è chiuso prospettando che, nel caso i prossimi incontri previsti per luglio si risolvessero con l'ennesimo nulla di fatto, le segreterie nazionali programmino, già nel mese di settembre, la mobilitazione della categoria con iniziative di lotta locali e nazionali.