COLF : LE ASSOCIAZIONI PADRONALI DICHIARANO LE RICHIESTE CONTRATTUALI " IRRICEVIBILI " : LA REAZIONE SINDACALE
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20 aprile 2005
COLF : LE ASSOCIAZIONI PADRONALI DICHIARANO LE RICHIESTE CONTRATTUALI " IRRICEVIBILI " : LA REAZIONE SINDACALE
Comunicato delle segreterie Filcams Fisascat Uiltucs Federcolf
«Apprendiamo, dalle agenzie di stampa, che le controparti datoriali, hanno dichiarato “irricevibile” la piattaforma rivendicativa presentata da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Federcolf per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per gli addetti al lavoro domestico.
«Consideriamo l’atto compiuto gravissimo, per diverse ragioni. La decisione di respingere la piattaforma denuncia, infatti, per i motivi che Fidaldo e Domina elencano nel comunicato, una concezione di questo lavoro retrograda secondo la quale trattandosi di un rapporto di lavoro che ha caratteristiche peculiari perché avviene in ambito familiare, possa essere un lavoro privo di valore, quindi privo di diritti e tutele. Evidentemente le associazioni dei datori di lavoro pensano di poter contare sulla debolezza delle lavoratrici del settore, provenienti, in gran parte, da paesi extra UE.
«E’ vero, abbiamo avanzato richieste che modificherebbero la struttura del vecchio contratto. Infatti, l’impianto del Ccnl scaduto risale al 1974 !
«Da allora, il settore è profondamente mutato. Oggi, alle lavoratrici si chiedono ancora competenze per collaborare alla conduzione della vita familiare, ma anche, compiti nuovi, di assistenza dei bambini, degli anziani, dei malati.
«Abbiamo quindi “osato” chiederne il riconoscimento nel contratto nazionale !
«L’aumento contrattuale richiesto per la seconda categoria di inquadramento, che occupa la stragrande maggioranza delle colf, ammonta a 39,00 euro mensili. Tale aumento porterebbe la retribuzione di una colf convivente, con un orario di lavoro attuale pari a 54 ore settimanali, a 594,84 euro mensili. Abbiamo chiesto, cioè, un aumento della retribuzione di 16 centesimi all’ora !
«L’aumento, invece, richiesto, per le colf “a ore” è più consistente. Ben 0,72 euro all’ora (sempre per le colf di 2^ categoria) perché abbiamo voluto tenere conto delle retribuzioni già effettivamente erogate ... ma non regolarizzate.
«Il nostro obiettivo, infatti, è quello di fare in modo che i minimi retributivi del contratto si traducano in un reale beneficio economico per le lavoratrici. Pensiamo, inoltre, che sia compito di tutte le parti in gioco, promuovere azioni che contrastino il lavoro nero.
«La modalità adottata da Fidaldo e Domina è quantomeno sorprendente: preferiscono comunicare tale decisione alla stampa ... poi alle organizzazioni sindacali via fax (tra l’altro successivo alle nostre richieste di chiarimento) nonostante l’occasione dell’incontro tenuto per la illustrazione della piattaforma.
«Filcams, Fisascat, Uiltucs e Federcolf assumeranno ogni iniziativa utile a respingere tale orientamento ed invitano le strutture territoriali a promuovere iniziative con le lavoratrici coinvolgendo anche le amministrazioni locali che oggi ricorrono sempre più alle assistenti familiari per sopperire alle carenze del servizi sociali pubblici».