1/4/2022 ore: 9:07

Appalti Scuole, Ex Lsu e Appalti Storici: ancora incerto il destino di 1270 lavoratori

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È ancora in sospeso il futuro dei 1270 addetti degli appalti scuole, Ex Lsu e Appalti Storici rimasti esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia e ausiliariato negli istituti scolastici.
Nell’ultimo incontro del 29 marzo scorso, il Ministero del lavoro ha proposto alle imprese di attivare la cassa integrazione per cessazione di attività fino alla fine dell’anno, ipotesi accettata da alcune imprese, ma non da altre. Le più grandi imprese presenti negli appalti scuole non si sono rese disponibili e il rischio licenziamento non è ancora scongiurato. 
“Una scelta incomprensibile” secondo Cinzia Bernardini segretaria nazionale Filcams Cgil che segue la vertenza, “la possibilità di attivare gli ammortizzatori sociali, potrebbe permettere di tutelare i lavoratori, metterli in sicurezza per un periodo utile ad individuare soluzioni occupazionali strutturali, con il concorso di tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Ministero dell’Istruzione. 
Il Dicastero di Viale Trastevere ha, infatti, confermato l’uscita del Decreto interministeriale per l’attivazione di una terza fase assunzionale, e ulteriori centinaia di lavoratori, da settembre, saranno assunti nelle scuole.
“Sollecitiamo le imprese ad aderire alla proposta del Ministero del Lavoro, a ritirare i licenziamenti e ad attivare gli ammortizzatori sociali. Noi, come sindacato, ci impegneremo a portare avanti tutte le azioni possibili per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, contestando ogni comportamento delle imprese non conforme alle norme, facendo le segnalazioni, se necessario, agli organi competenti”.
Il Ministero, di concerto con i rappresentanti delle Regioni, che si sono detti disponibili anche ad attivare programmi di politiche attive del lavoro, ha insistito nel sollecitare le imprese alla riflessione, e, senza chiudere la procedura di licenziamento, ha aggiornato il tavolo al prossimo 8 aprile.