15/6/2023 ore: 19:30

Microsoft Italia, accordo sulla procedura di licenziamento

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Dopo oltre due mesi di trattativa è stato raggiunto nella giornata del 15 giugno, alla presenza del Ministero del Lavoro, l’accordo sulla procedura di licenziamento avviata da Microsoft Italia alla fine del mese di aprile. E’ un accordo che prevede: Riduzione degli esuberi, passati dagli iniziali 43 a 32; adesione volontaria dei lavoratori al programma incentivato di uscite, come unica opzione per operare i licenziamenti; incentivo all’esodo che prevede un minimo di 15 a un massimo di 27 mensilità lorde a cui aggiungere 8000 € per quei lavoratori che non hanno premialità individuali nella valorizzazione della mensilità di incentivo; programma di outplacement che aiuterà le lavoratrici e lavoratori coinvolti a ricollocarsi.


"Il valore di questo accordo sta in diversi elementi' ha affermato Federico Antonelli della Filcams Cgil Nazionale: 'il primo è la condivisione e la partecipazione di tutte e tutti le lavoratrici e lavoratori di Microsoft alla costruzione delle soluzioni negoziali. Nel corso delle assemblee con le lavoratrici e i lavoratori, organizzate successivamente a ogni incontro con la direzione abbiamo potuto registrare la presenza di tutti e non soltanto di chi si sentiva coinvolto dal programma di licenziamento. Un ulteriore valore è stato la definizione di un sistema di incentivi che ha tenuto conto di più elementi: esperienza maturata in azienda ed età anagrafica che sono state coniugate con la professionalità e il sistema premiale individuale, il tutto associato a un importo utile a dare sostegno anche a chi quel sistema premiale non aveva'.


La FILCAMS CGIL, insieme a FISASCAT CISLe  UILTUCS, ha criticato fortemente la scelta della multinazionale di aprire questa procedura e reputato, in accordo con le rappresentanze in azienda, che le motivazioni su cui la società ha aperto la procedura non fossero accettabili: un semplice calo dei profitti, rimasti comunque molto elevati, non può essere motivo per licenziare qualcuno.

Il fatto di aver definito un accordo sulla sola base della scelta volontaria dei lavoratori sancisce il principio che non si licenzia perché si guadagna meno. Il rapporto che si è creato tra lavoratrici, lavoratori, rappresentanti sindacali e organizzazioni sindacali debba restare una base su cui costruire partecipazione all’interno di questo colosso dell’informatica.