Sicurezza Privata, al via il tavolo del Ministero per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori
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Migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore della sicurezza privata la questione al centro del primo incontro in sede governativa convocato al ministero del lavoro dal sottosegretario Claudio Durigon con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali firmatarie il recente rinnovo del Contratto nazionale della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza siglato il 30 maggio scorso, in presenza dei Commissari Giudiziali nominati dal Tribunale di Milano per le procedure di amministrazione giudiziaria della Servizi Fiduciari Sicuritalia e Vedetta 2 Mondialpol Spa.
Il dicastero ha dichiarato la disponibilità ad individuare insieme alle parti sociali soluzioni volte ad incrementare i livelli retributivi per gli oltre 100mila addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza.
La Filcams Cgil ha rimarcato l’assunzione di responsabilità rispetto al recente rinnovo contrattuale, operazione che ha consentito di sbloccare una lunga e complessa vertenza e di dare una prima risposta alle migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore, da oltre 7 anni in attesa di un aumento delle retribuzioni rese ancora più insostenibili dalle dinamiche inflattive. La federazione della Cgil ha inoltre sottolineato l’importanza del percorso di consolidamento sancito con il rinnovo contrattuale, con la espressa previsione di tavoli di confronto e monitoraggio finalizzati a migliorare ulteriormente le condizioni economiche e normative, anche con la partecipazione proattiva del Ministero del Lavoro, per poter adeguare alla crescente inflazione il salario di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore, guardie giurate e addetti ai servizi di sicurezza. Dirimente per la Filcams Cgil anche affrontare le criticità connesse alle gare al massimo ribasso, con particolare riferimento al sistema degli appalti pubblici prevalenti nel settore della sicurezza privata.
Le Associazioni datoriali hanno sostanzialmente chiesto al Governo un sostegno economico per far fronte alla situazione e rendere così sostenibili ulteriori aumenti dei salari, così come previsto dal rinnovo contrattuale, e per porre in essere i necessari correttivi migliorativi. Hanno inoltre evidenziato le problematiche determinate dagli appalti al massimo ribasso spesso operati da committenze pubbliche.
I Commissari Giudiziali presenti all’incontro hanno a loro volta chiesto l’apertura di un confronto nel settore per evitare che le azioni positive per far crescere i salari nelle aziende commissariate possano porre fuori mercato le stesse aziende dovendo sopportare un costo del lavoro maggiore rispetto alla concorrenza.
Il tavolo in sede ministeriale è aggiornato alla metà di settembre.