Preziosi come opere d'arte: una campagna per le lavoratrici e i lavoratori della cultura
Chi lavora è cultura, e bisogna trattarlo bene.
Contenuti associati
È partita la campagna Filcams dedicata alle lavoratrici e ai lavoratori della cultura, protagonisti di una fetta importante dell'industria turistica italiana, che sta vivendo un momento di crescita e di espansione.
Un volume di affari che poco si riverbera sulla forza lavoro, sempre alle prese con cambi appalto incerti, professionalità non riconosciute e salari lontani anni luce dai fatturati generati da quel segmento della filiera.
Anche le lavoratrici e i lavoratori dei musei, dei siti archeologici, dei palazzi e dei castelli, di tutti gli spazi espositivi, grandi e piccoli, di cui è costellato il nostro Paese, sono preziosi, proprio come le opere d'arte che sorvegliano e raccontano ai turisti, di cui vendono biglietti, cataloghi e merchandising.
"Chi lavora è cultura", e bisogna trattarlo bene.
La campagna è dedicata anche alle lavoratrici e ai lavoratori delle biglietterie dei musei autonomi, quelli che il Ministero della Cultura ha pensato bene di cancellare e di sostituire con una app per la prenotazione e la vendita dei biglietti: 10.000 lavoratori appesi a un filo.
Gli addetti del turismo culturale sono le fondamenta su cui poggia un sistema fatto di accoglienza e conoscenza, un sistema che senza di loro perderebbe smalto e anima.