5/11/2021 ore: 15:41

Legge di bilancio: la manovra deve essere cambiata.

Mobilitiamoci per il mondo del lavoro

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Le misure previste in legge di stabilità non sono sufficienti per il mondo del lavoro e Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare un percorso di mobilitazione.
L’incontro interlocutorio dello scorso 26 ottobre tra il Presidente del Consiglio Draghi e i sindacati confederali non ha dato i frutti sperati, sia in termini di proposte ritenute blande per lavoro e pensioni, sia per il mancato coinvolgimento decisionale, nonostante le proposte avanzate dai sindacati.
“La bozza di legge di Bilancio presentata durante l’incontro con il Governo del 26 ottobre scorso – pur contenendo alcuni elementi positivi quali risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, sanità e riforma degli ammortizzatori sociali - non rappresenta ancora una risposta adeguata e sufficiente sull’insieme delle richieste e delle proposte di CGIL, CISL e UIL” è la valutazione espressa nell’ordine del giorno approvato il 4 novembre dall’ assemblea generale della CGIL.
Ci vogliono risposte in tema di pensioni, precarietà del lavoro riforma degli ammortizzatori sociali e fiscale, per uscire dall’emergenza sanitaria ed economica con un piano strategico che possa ridare fiducia e prospettive.

Verso un’occupazione stabile

Nella proposta di legge di Bilancio presentata ai sindacati sono totalmente assenti misure che contrastino la precarietà nel lavoro, soprattutto di giovani e donne, e misure finalizzate alla piena e buona occupazione: “La ripresa economica registrata in questi mesi non corrisponde ad una adeguata crescita della qualità oltre che della quantità di lavoro” scrive la Cgil, “sul versante occupazionale l’aumento della precarietà e della discontinuità lavorativa e dei part time involontari sta determinando l’aumento della povertà lavorativa, ipotecando così il futuro previdenziale e minando la qualità del presente di questi lavoratori e lavoratrici.”

Pensioni di garanzia per i giovani e lavoratori precari
La mediazione politica raggiunta sui temi previdenziali oltre che interessare un numero limitatissimo di lavoratori e lavoratrici, non affronta la necessità di prevedere l’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i più giovani: "Stiamo proponendo di introdurre una pensione di garanzia per i giovani e per quelli che hanno lavori precari” ha affermato Maurizio Landini. “Chi ha iniziato a lavorare negli ultimi 20 anni ed è precario ha avuto periodi di lavoro e periodi di non lavoro o forme di lavoro che non hanno contributi. Queste persone, se anche lavorano 40 o 45 anni questo periodo qui non lo recupereranno mai: un sistema pensionistico degno di questo nome deve prevedere, anche se contributivo, degli elementi di solidarietà".

Riformati gli ammortizzatori sociali

Sono 3 i miliardi destinati alla tanto attesa riforma sugli ammortizzatori sociali. Un ammontare non sufficiente per Cgil, Cisl e Uil che ribadiscono le loro proposte. È indispensabile ampliare le protezioni ai lavoratori e salvaguardare l’occupazione soprattutto in questa fase che dovrà aiutarci ad uscire dall’emergenza sanitaria. Una riforma che, gradualmente, trovi una stabilità per sostenere un impianto con misure di sostegno per le lavoratrici e i lavoratori.

La Cgil, insieme a Cisl e Uil, organizzerà assemblee nei luoghi di lavoro, iniziative e manifestazioni regionali, è necessario l’impegno di tutti per coinvolgere e ampliare la partecipazione dei lavoratori in attesa di valutare la posizione del Governo Draghi. Alla luce delle verifiche sugli esiti di questa prima fase di mobilitazione l’Assemblea generale ha dato mandato alla segreteria nazionale di valutare e prevedere ulteriori mobilitazioni senza escludere iniziative e forme di lotta di carattere generale.