Manca poco più di un mese alla scadenza del contratto nazionale del lavoro domestico, che sarà il prossimo 31 dicembre. 
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf hanno inviato la piattaforma sindacale unitaria con le loro proposte per il rinnovo.
Un settore strategico per la nostra economia, un sostegno indispensabile per tante famiglie italiane che svolgono le funzioni afferenti alla casa, o alla presa in carico di persone non autosufficienti, disabili e minori. 
Nel comparto del Lavoro Domestico convivono però molte delle fragilità presenti nella società e nel mondo del lavoro: discriminazione, precarietà, isolamento, povertà salariale, lavoro sommerso, diritti ancora da conquistare. 
Il dato degli addetti è particolarmente significativo: l’Osservatorio INPS rileva che le/gli assistenti familiari regolarmente assunti nel 2021 sono più di 900mila, con un incremento dello 1,9% rispetto all’anno precedente; ma il lavoro irregolare si stima intorno al 60%. 
Il ruolo essenziale, svolto da tante lavoratici e da tanti lavoratori nel settore domestico, chiama tutti gli attori sociali a una sempre maggiore responsabilità, volta a garantire loro pari dignità rispetto ai lavoratori dipendenti che operano in altri settori. 
“Agendo attraverso la contrattazione collettiva di settore” affermano i sindacati, “le parti sociali possono colmare, almeno in parte, le disattenzioni del legislatore e della politica, implementando le tutele e il potere di acquisto degli assistenti familiari.”
Organizzazione del lavoro, permessi, congedi parentali, malattia previdenza complementare, salute e sicurezza e salario sono i temi importanti da affrontare per arrivare al rinnovo del contratto nazionale in tempi rapidi.