È stata riavviata, nei giorni 23 e 25 gennaio scorsi, la trattativa per il rinnovo dei Contratti nazionali del Terziario, distribuzione Servizi. I primi due incontri hanno visto seduti al tavolo le parti datoriali di Confcommercio e Federdistribuzione. Il 30 gennaio sarà la volta di Distribuzione Cooperativa e il 1° febbraio di Confesercenti.

Il confronto è ripreso sulla base dell’agenda concordata con le associazioni di categoria coni protocolli sottoscritti a dicembre dello scorso anno e che prevede anche l’accordo ponte per dare ai lavoratori degli adeguamenti economici a copertura della vacanza contrattuale: 350 euro in due tranche erogate a gennaio e a marzo 2023.

Trattandosi dei primi incontri di ripresa del confronto, la discussione è servita a delineare chiaramente il perimetro dei temi oggetto di trattativa e a stabilire tempi e metodo di prosecuzione del negoziato.

Le associazioni datoriali, come prevedibile, hanno voluto riprendere i temi affrontati in sede di commissioni tecniche, portando al tavolo alcuni generici richiami alle necessità di flessibilità delle imprese, in particolare sulle norme inerenti i tempi determinati. Più in generale, se non per la rinnovata richiesta di Federdistribuzione di dotarsi di un accordo sugli assetti contrattuali e sulla rappresentanza, le due associazioni datoriali non si sono distinte con richieste particolari nell’impostazione al tavolo; elemento che le organizzazioni sindacali ritengono di dover costantemente monitorare per ottimizzare le trattative in corso su quattro tavoli distinti che ostacolano l’efficacia del negoziato nonché il tempestivo e contestuale rinnovo dei contratti.

“Con Fisascat Cisl e Uiltucs – dice Alessio Di Labio, segretario Nazionale di Filcams Cgil che si occupa direttamente dei negoziati – oltre a richiamare la necessità di dare tempestivamente alle lavoratrici ed ai lavoratori cui viene applicato il Contratto Nazionale del Terziario risposte economiche adeguate ed in grado di contrastare la perdita del loro potere di acquisto, hanno ribadito la volontà di dotare il contratto collettivo di previsioni in grado di delineare una nuova generazione di diritti e garanzie in tema di agibilità, contrattazione decentrata, classificazione del personale, mercato del lavoro, appalti di servizi, diritti, terziarizzazioni, franchising, formazione professionale, lavoro agile, vendite online, part-time, maggiorazioni, politiche di genere, norme antimolestie e welfare contrattuale”.

Il primo giro di ripresa dei tavoli negoziali del settore proseguirà il 1° febbraio 2023 con la distribuzione cooperativa come previsto dal protocollo, mentre quello con Confesercenti è stato spostato al 2 febbraio 2022.

Il prossimo incontro con le associazioni incontrate il 23 e 25 gennaio, è previsto per il 28 febbraio con Federdistribuzione e affronterà i temi della classificazione, del franchising e delle politiche di genere, mentre quello con Confcommercio il 22 febbraio affronterà classificazione, lavoro agile, reperibilità e trasferte.