Il Nostro turismo destinazione Sud arriva in Calabria, più precisamente a Pizzo, dove insieme alla Filcams Nazionale e Regionale e la Cgil, si ritrovano diversi esponenti delle parti sociali della Regione per condividere “'Idee e proposte per una terra accogliente ed un lavoro di qualità”.
Una terra splendida che potrebbe offrire tanto ai cittadini e ai turisti, ma che è ostaggio dalla illegalità e dalle infiltrazioni della criminalità organizzata.
“Quello che vogliamo è che la Calabria, attraverso il turismo, possa progredire, realizzarsi e svilupparsi” così afferma Giuseppe Valentino segretario regionale della Calabria che ha aperto i lavori della giornata del 5 maggio.
Noi partiamo dalle lavoratrici e dai lavoratori che rappresentiamo che non possono continuare a vivere in una condizione di precarietà, ma devono avere la prospettiva di un lavoro di qualità. Perché offrire un lavoro di qualità, nella legalità, significa offrire a questa terra un’opportunità di riscatto.”
Tanti i contributi che hanno animato la mattinata: Stefano Landi, presidente di SL&A Turismo e Territorio; Angelo Sposato Segretario Generale CGIL Calabria, Fausto Orsomarso, Assessore regionale Turismo e Mobilità Regione Calabria e le delegate e i delegati del settore, provenienti anche dalle altre regioni del sud Italia. 
“Affrontare la vertenza del turismo non vuole dire solo gestire la crisi legata all'emergenza, ma costruire una prospettiva per il settore. Creare un modello di turismo sostenibile e responsabile dal punto di vista occupazionale ma anche in termini economici, sociali ed ambientali, per creare un lavoro nuovo di qualità. Una discussione complessa ed impegnativa ma non più rinviabile al di là della difficile interlocuzione con il Governo e con il Ministero del Turismo innanzitutto.”
Fabrizio Russo, segretario nazionale della Filcams Cgil, è intervenuto a Pizzo per la seconda tappa del percorso de "Il Nostro Turismo - Destinazione Sud".
Una giornata di approfondimento e discussione fortemente voluta dalla Filcams per sollecitare la politica nazionale e locale ed avviare un confronto sul turismo, la cultura e la ristorazione post covid. 
Politiche attive e formazione, acquisizione di nuove competenze e riqualificazione insieme al contrasto al lavoro sommerso, sono solo alcune delle “riforme” definite dal PNRR sulle quali avviare un confronto in tema di salvaguardia e qualità dell’occupazione. 
“Le presunte irreperibilità e indisponibilità dei lavoratori nel turismo sbandierate sui media rappresentano un tema fittizio per distogliere l'attenzione dalle vere criticità del settore” prosegue Russo, “lavoro irregolare, contratti “pirata” e un ingiustificabile ritardo nella rinegoziazione della contrattazione nazionale.”
È necessario continuare a tenere alta l’attenzione rispetto alla “vertenza Turismo” che coinvolge complessivamente più di tre milioni di lavoratori e a sostegno della quale si è avviata dallo scorso mese di marzo una mobilitazione che non ha precedenti nel settore.
Il tour proseguire versa la Sardegna, dove il 20 maggio si fermerà per un’altra tappa e affrontare anche lì, il dibattito nelle regioni del Mezzogiorno che possa condurre alla definizione di un nuovo modello di turismo sostenibile.