Pensioni, il Governo punta ad abolire i limiti di età
Domani i primi incontri con le parti sociali prima del varo del Dpef Pensioni, il Governo punta ad abolire i limiti di età Tremonti a Bruxelles: resta intatto l’obiettivo del pareggio nel 2003
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ROMA - Il Governo lavora a una «cura alla Blair» per le pensioni. Il Dpef in via di definizione prevederà infatti una serie di interventi da sottoporre alla valutazione delle parti sociali nel corso degli incontri fissati per domani pomeriggio a Palazzo Chigi. A fronte del graduale aumento a un milione al mese delle pensioni minime, si prospetta la sostanziale "liberalizzazione" dell’età pensionabile, e il rafforzamento della previdenza complementare. A questo riguardo, è in arrivo la secca riduzione dell’aliquota fiscale dell’11% applicata sui fondi pensione, sostenuta dall’abolizione integrale del divieto di cumulo tra redditi di lavoro e di pensione nonché dall’armonizzazione dei trattamenti previdenziali tra le varie categorie. Intanto Confindustria e sindacati litigano sui tetti di inflazione programmata, che saranno definiti nel Dpef. Il Governo sta facendo i calcoli e non esclude una revisione. Per i sindacati vanno alzati: in particolare l’1,2% per il 2002 secondo Uil e Cgil non è credibile. Per la Confindustria l’obiettivo deve essere un rapido rientro dell’andamento dell’inflazione. Al suo attesissimo debutto ieri sera a Bruxelles di fronte ai colleghi dell’eurogruppo, intanto, Giulio Tremonti ha confermato che l’Italia rispetterà l’impegno al pareggio di bilancio nel 2003. Sulle tappe intermedie, invece, il ministro non si è sbilanciato. Martedí 10 Luglio 2001
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