Palermo: la vendetta del racket sull'albergatore "anti pizzo"
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sabato 13 maggio 2006
Pagina 30 - Cronaca
IL CASO
Era sceso in piazza contro le estorsioni, i clan lo minacciano
Palermo, la vendetta del racket sull?albergatore "anti pizzo"
I citofoni del suo hotel sono stati cosparsi di attack, un "classico" avvertimento
ENRICO BELLAVIA
PALERMO - Dieci giorni fa il nome del suo hotel, insieme a quello di altre 99 imprese che hanno detto no al racket, era nell?elenco diffuso dai ragazzi di Addiopizzo. La risposta non si ? fatta attendere. I citofoni dell?albergo sono stati cosparsi di colla attack. Una intimidazione in piena regola con il pi? classico dei sistemi utilizzati dagli estorsori. Maurizio Vara ha denunciato tutto ai carabinieri che hanno intensificato la vigilanza all?albergo. L?imprenditore si era ribellato anni fa al sistema del pizzo quando era titolare di un?impresa metalmeccanica in provincia. La cosca guidata dai luogotenenti del boss, poi pentito, Antonino Giuffr? lo aveva bersagliato di richieste fin dalla costruzione del capannone. Denaro ma anche assunzioni. Vara aveva subito per due anni, finendo praticamente estromesso dall?azienda.
Un giorno fu condotto a un appuntamento. Intu? che stessero per ucciderlo, si lanci? fuori dall?auto e si barric? in casa. Per due giorni vide la ronda dei picciotti che teneva d?occhio il suo appartamento. Armato di un fucile da caccia, all?alba, si precipit? dai carabinieri. Dalle sue dichiarazioni ? scaturita un?indagine con sette arresti. Venduta per meno di un quinto del valore l?azienda, l?imprenditore ha provato a ricominciare aprendo l?hotel a Palermo. ? stato tra i primi ad aderire alla campagna sul consumo critico promossa dai ragazzi di Addiopizzo: 7300 consumatori che si sono impegnati ad acquistare solo da un elenco di imprese, finora 100, che si dichiarano libere dal giogo mafioso. Ad accorgersi della colla ai citofoni ? stato un giornalista americano che aveva scelto di alloggiare nell?albergo di Vara proprio per documentare la rivolta di Palermo.
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