Roma, 22 marzo 2007
Oggetto: Marionnaud – esito incontro del 16 marzo 2007
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Alle FILCAMS Regionali
e Comprensoriali
L O R O S E D I
TESTO UNITARIO
Il giorno 16 marzo u.s. si è svolta la riunione con la Società Marionnaud.
L’Azienda ha denunciato una perdita di oltre 12 milioni di Euro nell’anno 2006 e, pur confermando l’intenzione di non abbandonare il mercato italiano, ha comunicato che per far fronte alle perdite sta procedendo ad una riorganizzazione aziendale che prevede:
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La terziarizzazione della logistica con cessione del ramo di impresa (magazzino di Prato).
Il trasferimento degli uffici di Prato alla sede legale di Milano.
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Abbiamo espresso la nostra totale disapprovazione sulla base di alcune considerazioni:
- Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una decisione di ridimensionamento aziendale (chiusura della piattaforma di Sarzana nel 2005, cui ha fatto seguito quella della piattaforma di Pombia nel 2006, nonché la chiusura di alcuni punti di vendita) che è, nuovamente, l’unica azione messa in campo dalla direzione aziendale. Non crediamo che la diminuzione dell’incidenza del costo del lavoro, ottenuta attraverso il taglio del personale, sia una strategia aziendale di grande respiro. Il mercato della profumeria è, infatti, in generale, in espansione ed è attraversato da una profonda riorganizzazione che coinvolge sempre più gruppi (nella stragrande maggioranza dei casi, finanziari) e catene importanti del settore.
- Il trasferimento degli impiegati alla sede di Milano, potrà senz’altro generare un contenimento dei costi più per effetto dell’inevitabile rifiuto di molti di loro che per un progetto riorganizzativo delle funzioni e delle competenze. Tanto è che non ci è stato presentato alcun progetto in merito. Tra l’altro crediamo che alcune funzioni non abbiano alcuna necessità di trasferimento tenuto conto che comunque la piattaforma resterà a Prato.
- Anche la scelta della terziarizzazione crea qualche perplessità. Questa, infatti, è una scelta già operata da altre aziende competitrici, che hanno però successivamente rivisto tale decisione per l’impossibilità di controllare direttamente la fornitura dei punti di vendita. Crediamo, inoltre, che ai lavoratori del magazzino debbano comunque essere garantite le condizioni in essere e ci opporremmo a qualsiasi cessione del ramo di azienda ad imprese che non possano dare tale garanzia e che non applichino il contratto nazionale di lavoro vigente.
Abbiamo anticipato alla direzione aziendale che proseguiranno e promuoveremo le azioni di lotta in tutte le unità produttive.
Vi invitiamo pertanto ad organizzare assemblee in ogni unità produttiva ed a valutare con le lavoratrici ed i lavoratori ogni utile iniziativa in merito.
Riteniamo, infatti, che, pur nella debolezza di rappresentanza esistente, soprattutto per quanto riguarda i punti di vendita, quest’ultima decisione debba registrare il nostro massimo impegno a sostegno delle nostre posizioni.
Fraterni saluti.
p. la Filcams Nazionale
Ramona Campari