Roma, 10 ottobre 2018

Continuano ad arrivare da territori di diverse regioni, notizie di chiusure improvvise di PdV decise da Isola Verde Erboristerie, soprattutto se ubicati nei Centri Commerciali.

Alle lavoratrici lì occupate non viene dato alcuna informazione preventiva e spesso si ritrovano a dover gestire, senza indicazioni di sorta, sia il prelievo della merce di negozio da parte dei capi-area che la riconsegna o il mantenimento delle chiavi.

Alcune hanno già ricevuto, tramite raccomandata, il preavviso di licenziamento, altre sono state collocate in ferie forzate e probabilmente riceveranno notifica del licenziamento individuale all’atto dello smaltimento delle ferie, oppure -come già accaduto nelle ultime settimane- verranno trasferite presso PdV distanti parecchie decine di chilometri per provocare le dimissioni per giusta causa.

A livello nazionale continua ad essere totalmente assente un sistema di corrette relazioni sindacali: non è stata data risposta alla nostra ultima richiesta di incontro e, soprattutto. nessuna procedura di licenziamento collettivo ex L. 223/90 è stata attivata per informare della decisione di chiudere così tanti negozi e di licenziare il personale ivi impiegato.

La scelta di procedere, fuori dalle norme di legge e con tale accelerazione, alla chiusura dei PdV ritenuti non performanti, è probabilmente dovuta alla decisione aziendale di presentare al Tribunale di Pisa, nell’ambito della procedura, un aggiustamento della proposta di salvataggio più leggera e quindi più credibile, ma questo non tiene conto dei costi aggiuntivi che potranno insorgere per la vertenzialità diffusa a tutela dei diritti individuali elusi che tale decisione comporta.

Le strutture nazionali , da parte loro, dovranno approfondire l’azione sindacale e legale comune da mettere in campo in questa fase, in aggiunta a quanto verrà sviluppato a livello territoriale per la tutela delle lavoratrici che ci daranno mandato.

La riunione della Camera di Consiglio tenutasi oggi a Pisa nell’ambito della Procedura giudiziale, ha rinviato ogni decisione al 14 novembre p.v.